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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia Stati Uniti d'America

Google "rompe" con Huawei: che cosa succede agli smartphone Android

Mountain View ha deciso di sospendere ogni rapporto commerciale con l'azienda cinese. I nuovi smartphone perderanno l'accesso ai servizi più diffusi, tra cui Gmail e YouTube

E' uno strappo vero e proprio, impronosticabile fino a poche settimane fa. Google rompe con Huawei e sospende tutte le attività portate avanti con il colosso cinese, ad eccezione di transazioni hardware e software coperte da licenze open source. Un effetto, questo, dell'inserimento di Huawei nella black list dell'amministrazione Trump. A riferirlo sono notizie di stampa che citano fonti vicine al dossier. "Ci stiamo adeguando all'ordine e stiamo rivedendo le implicazioni", ha riferito Google.

Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters Google ha deciso di sospendere ogni rapporto commerciale con l’azienda cinese, mandando in frantumi accordi milionari. Trump di fatto ha "vietato" alle aziende Usa gli scambi con compagnie straniere ritenute pericolose per la sicurezza nazionale.

Che cosa succede a chi ha un cellulare Huawei

In pratica Google ha tagliato fuori Huawei da alcuni basilari aggiornamenti del sistema operativo Android. I nuovi smartphone Huawei perderanno anche l'accesso ai servizi più diffusi, tra cui Google Play Store e le app aggiornate Gmail e YouTube. Tuttavia, Huawei può ancora utilizzare la versione del sistema operativo Android disponibile attraverso una licenza open source (priva di un sacco di funzionalità e più complessa da "implementare"). La scorsa settimana, l'amministrazione Trump ha aggiunto Huawei alla sua "entity list' bloccando la vendita o il trasferimento della tecnologia americana senza licenza. Gli smartphone Huawei sono già alimentati da processori di proprietà. All'inizio di quest'anno, il capo dei dispositivi di consumo Huawei ha dichiarato al quotidiano tedesco Die Welt di aver "preparato i nostri sistemi operativi - questo è il nostro piano B".

Usa-Cina, alta tensione: non c'è solo Google

Non c'è "solo" Google. Anche le aziende Usa produttrici di chip e microchip - da Intel  a Qualcomm, da Xilinx a Broadcom - si sono adeguate alla linea dettata dall'amministrazione Trump e hanno tagliato i ponti con Huawei, congelando le forniture destinate al colosso tecnologico cinese. Lo riporta l'agenzia Bloomberg, che spiega come le varie società hanno già informato i propri dipendenti. Si tratta di sviluppi che rischiano di portare alle stelle le tensioni Usa-Cina: il nuovo pacchetto di dazi annunciati da Donald Trump prevede che le tariffe su 200 miliardi di dollari di importazioni made in China salgano dal 10 al 25 per cento.

Huawei è il secondo produttore di smartphone del pianeta, preceduto solo da Samsung. Android è il sistema operativo più usato.

Oggi il Sole 24Ore spiega che "l'eco di questa storia fa tremare ogni equilibro in corso fra Cina e Stati Uniti. Non bisogna dimenticare che uno degli smartphone cardine del sogno tech americano, l'iPhone, viene prodotto in Cina. E che da Pechino potrebbero - per esempio - decidere di bloccare il tutto come risposta a Washington. Una ipotesi che sembra abbastanza remota".

Huawei: "Aggiornamenti di sicurezza a tutti gli smartphone e tablet Huawei e Honor"

"Huawei continuerà a fornire aggiornamenti di sicurezza e servizi post-vendita a tutti gli smartphone e tablet Huawei e Honor esistenti, ovvero quelli già venduti o ancora disponibili in tutto il mondo". Lo ha garantito Huawei, in merito alla decisione di Google di sospendere tutte le attività portate avanti con la società cinese. "Huawei - si legge in una nota ufficiale della società - ha apportato un contributo sostanziale allo sviluppo e alla crescita di Android in tutto il mondo. Essendo uno dei principali partner a livello globale di Android, abbiamo lavorato assiduamente sulla loro piattaforma open source per sviluppare un ecosistema di cui hanno beneficiato sia gli utenti che l'intero settore".

Dunque "continueremo a costruire un ecosistema software sicuro e sostenibile, al fine di fornire la migliore esperienza d`uso a tutti gli utenti a livello globale".

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