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Venerdì, 29 Marzo 2024
Crisi economica / Grecia

Grecia, sì del Parlamento al secondo pacchetto di riforme

"Migliora" lo stato di salute del governo Tsipras: con 230 voti a favore passa il secondo pacchetto di riforme. Ma la notizia è il dissenso "ridotto" dentro Syriza

ATENE (GRECIA) - Con 230 voti a favore, 63 contrari e 5 astenuti, il Parlamento greco ha adottato nella notte un secondo pacchetto di riforme richiesto in via preventiva dai creditori per avviare in negoziati su un nuovo piano di aiuti da 86 miliardi di euro. Si tratta della riforma del codice di procedura civile e dell'adozione di una direttiva europea sulla risoluzione delle banche. 

Sì DI VAROUFAKIS - A sorpresa, fra i "sì", anche quello dell'ex ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis. Dai banchi di Syriza, il partito della sinistra radicale del premier greco Alexis Tsipras, sono arrivate in totale 36 defezioni, di cui 31 no e 5 astenuti. Al precedente voto la settimana scorsa erano state 39, di cui 32 "no". Tsipras quindi ha dovuto contare nuovamente sull'appoggio dell'opposizione per far passare queste misure.

Grecia, la politica e la lotta all'austerità

ORA COSA ACCADRA' - I rappresentanti dei creditori, Fmi, Ue e Bce, sono attesi ad Atene nei prossimi giorni e, secondo gli auspici del commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, la soluzione potrebbe essere individuata entro la prima metà di agosto. La Grecia, con le casse vuote, deve rimborsare 3,19 miliardi di euro alla Banca centrale europea il 20 agosto, e 1,5 miliardi all'Fmi a settebre. Ieri sera in piazza Syntagma, davanti alla sede del Parlamento greco, oltre 6.000 persone hanno protestato contro un "governo che non ascolta più il popolo".

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