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Giovedì, 25 Aprile 2024
TASSE

Imu e Tasi, ecco chi paga di più

In tutto nelle casse dei comuni arriveranno 12 miliardi di euro. Ma il costo delle imposte cambia di città in città e in alcune l'acconto per le famiglie sarà un salasso. Ecco orientarsi nella "giungla delle aliquote"

E' una scadenza che vale circa 12 miliardi di euro che dalle tasche delle famiglie arriveranno direttamente nelle casse delle amministrazioni pubbliche. Sarà un "martedì nero" quello che arriva il 16 giugno, giorno in va pagato l'acconto di Tasi e Imu sulle seconde case e sugli immobili di pregio. Ma ancora certi passaggi non sono chiari e orientarsi è difficile. I 1.490 comuni hanno già pubblicato i costi delle aliquote e questi cambiano di città in città. 

TASI, DOVE SI PAGA DI PIU' - Secondo il Servizio politiche territoriali della Uil, tra Imu e Tasi per l'acconto di giugno sarà di quasi 12 miliardi di euro, di cui 9,7 per l'Imu e 2,3 per la Tasi (1,8 miliardi per la prima casa). Il costo medio complessivo per la Tasi sarà di 180 euro, di cui 90 da pagare il 16 giugno, ma si sale a 230 euro medi (115 euro in acconto) nelle città capoluogo, con punte di 403. La tendenza, conclude il segretario confederale Guglielmo Loy, è di un aumento 'seppur minimo' anche per l'incremento delle aliquote.

Il costo maggiore in valore assoluto si registra a Torino con 403 euro medi a famiglia di cui 202 euro con l'acconto il prossimo 16 giugno. A Roma, invece, si pagheranno 391 euro medi (196 euro di acconto), a Firenze 346 euro (173 euro di acconto), a Genova 345 euro (173 euro di acconto). Valori più contenuti, invece, si registrano in altri capoluoghi di provincia. Ad Asti il costo medio della Tasi sarà di 19 euro medi, cifra che sale a 37 euro medi a Trento, a 46 euro ad Ascoli Piceno, a 57 euro a Catanzaro, a 60 euro a Cesena. Ragusa e Olbia sono le uniche città capoluogo a 'Tasi zero' ovvero dove i proprietari non pagherano nulla. 

ROMA, LA CITTA' CON L'IMU ALLE STELLE - Per quanto riguarda l'acconto Imu sulle seconde case il costo medio è invece di 866 euro di cui 433 euro da pagare con l'acconto di giugno, con punte di 2.028 euro a Roma (1.014 euro l'acconto), 1.828 euro a Milano (914 euro di acconto), 1.792 euro a Torino (896 di acconto), 1.748 euro a Bologna (874 euro di acconto).

UMBRIA, TASSE PIU' ALTE SUGLI IMMOBILI PRODUTTIVI - Confartigianato fa invece una classifica sul costo dell'Imu che indica quali sono le regioni e le province in cui si paga di più. La situazione peggiore è quella dell' Umbria (10,34 per mille), seguita da Campania (10,19) e Sicilia (10,16). Le aliquote più basse sono invece in Val d'Aosta (8,16), Friuli Venezia Giulia (8,97) e Sardegna (9,05). 

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Più tartassate le province di Trieste (10,99), Lucca (10,57) e Terni (10,54). Più clementi Aosta (8,16), Ogliastra (8,19), Oristano (8,25). Il fisco, sottolinea l'organizzazione degli artigiani, colpisce capannoni, laboratori, strumenti di lavoro: sugli immobili produttivi, rileva il segretario generale Cesare Fumagalli, "si concentra un prelievo fiscale sempre più forte, aggravato dalle complicazioni derivanti dalla giungla di aliquote diverse".

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