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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Multe e tributi: chi guadagna e chi perde per l’effetto coronavirus

Efficientometro di Ancitel stila la classifica degli incassi dei comuni per multe e tributi da Nord a Sud

Assieme allo slittamento delle scadenze dei pagamenti erariali, due mesi di lockdown e 5 mesi di drastiche restrizioni alla mobilità hanno praticamente svuotato le casse dei comuni italiani: oltre al mancato gettito per i tributi locali, infatti, i comuni hanno dovuto registrare l’abbattimento del numero delle contravvenzioni che costituiscono una delle più importanti componenti dei ricavi.

La ricerca

La ricerca, sulla base dei dati raccolti dal Sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici gestita da BankItalia, è stata realizzata dal servizio "Efficientometro" di Ancitel, la Rete dei comuni italiani, e pubblicata dal Sole 24Ore.

L'indagine ha preso in considerazione, tra i 145 Comuni con più di 50mila abitanti, i 92 che hanno registrato almeno il 90% delle entrate e, quindi, presentavano dati sufficientemente aggiornati. Per questo motivo sono rimasti fuori – per ora - dalla classifica città importanti come Milano, Napoli e Torino ma non Roma.

In alcuni casi, le perdite complessivamente registrate, arrivano a superare il 70%.

Ma non è così in tutto lo Stivale: la classifica stilata mostra a sorpresa che ci sono alcuni comuni in cui le entrate delle contravvenzioni sono - addirittura - aumentate

La classifica

Tra quelli che hanno provveduto ad aggiornare i dati, ecco la top 5 dei comuni che hanno perso più incassi:

  1. Bolzano, con una riduzione di entrate rispetto al triennio precedente del 73%,
  2. Faenza: – 66%,
  3. Trento – 64%,
  4. Forlì -54%
  5. Guidonia Montecello (Roma): – 53%.

All’estremo opposto della classifica, tra i comuni che nonostante le misure anti-Covid hanno visto aumentare il proprio gettito, ci sono:

Civitavecchia, con un aumento del gettito del 14%,

Giugliano in Campania (Na), con gli incassi a quota + 6 %.

Perdono sempre, ma pochissimo, pari merito, Ragusa e Torre del Greco (Na), a quota – 4% e, ancora in provincia di Napoli Afragola con una diminuzione del 5%.

Tra le città più grandi, la Capitale perde un quarto dei suoi incassi (-25%). Va peggio a Bari (-40%) e Venezia (-30%).

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