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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Gli incidenti stradali "costano" 18 miliardi l'anno: Italia tra le peggiori d'Europa

Ci sono orari in cui è più pericoloso mettersi in strada, vale per automobilisti e pedoni: lo rilevano i dati Istat sugli incidenti stradali. Nel 2018 sono morte oltre 3mila persone mentre il nostro paese registra un parco vetture vetusto: molte auto non hanno neppure minimi dispositivi di sicurezza

Oltre 3mila persone sono morte in Italia vittime di incidenti stradali nel solo 2018, 2.667 uomini e 658 donne che non sono rientrate a casa dopo essere usciti in strada. Un numero vertiginoso che, seppure in lieve calo rispetto al 2017 (-1,6%) racconta ancora di un'Italia troppo distratta alla guida. Oltre al tragico bilancio, occhio anche al costo sociale degli incidenti stradali con lesioni a persone quantificato in circa 18,6 miliardi di euro, pari all’1% del Pil nazionale.

Tuttavia l'Istat mette in evidenza come se gli incidenti stradali siano in leggero calo, risultano in aumento le vittime tra le "categorie più deboli" ovvero pedoni (+1,5%) e ciclomotoristi (+17%). Migliorano le statistiche delle vittime tra i ciclisti e motociclisti mentre si registra un preoccupante aumento delle vittime alla guida di mezzi pesanti, legato agli eventi eccezionali che hanno coinvolto mezzi pesanti sulle autostrade nel 2018.

Lontano ancora l'obiettivo di "vision zero" riguardo le vittime tra i bambini, stabilito nel Piano Nazionale della Sicurezza Stradale 2020: il 25% dei morti e feriti tra i bambini di 2-9 anni si trovava sul sedile anteriore del veicolo al momento dell’impatto.

Gli incidenti stradali costano 1% del Pil

A livello geografico - escludendo le regioni di piccole dimensioni che presentano valori più oscillanti nel tempo - sono Liguria (+42,5%), Calabria (+27,0%), Sardegna (+16,7%) e Lombardia (+14,2%) a far registrare gli aumenti più consistenti di mortalità sulle strade. Diminuzioni significative si rilevano, invece, in Emilia Romagna (-18,0%), Campania (-14,9%) e Puglia (-14,8).

Significativa anche l'alta pericolosità riscontrata in alcune aeree urbane: il 25% del totale degli incidenti registrati in Italia è avvenuto nei comuni di Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Messina, Catania.

Incidenti stradali, l'Italia sopra la media europea

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I dati italiani sono in linea con il trend europeo: dal 2010 le vittime di incidenti stradali sono diminute del 21% nell’Unione europea, 19,2% in Italia. Ogni milione di abitanti, nel 2018 si contano 49,1 morti per incidente stradale nella Ue28 e 55,0 nel nostro Paese, che sale dal 18° al 16° posto della graduatoria europea.

Gli incidenti derivano soprattutto da comportamenti errati. Tra i più frequenti si confermano la distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata (nel complesso il 40,8% dei casi).

Le violazioni al Codice della Strada risultano in diminuzione rispetto al 2017; le più sanzionate sono l’inosservanza della segnaletica, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza a bordo e l’uso del telefono cellulare alla guida; in diminuzione le contravvenzioni per eccesso di velocità.

Un dato che dovrebbe far riflettere sul campo della sicurezza è l’anzianità del parco veicolare circolante: se l’Italia si conferma il Paese europeo a più elevato tasso di motorizzazione, nel nostro Paese il 21,6% delle autovetture ha più di 18 anni di età ed è pertanto sprovvisto anche dei più semplici dispositivi di sicurezza attiva.

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Crescono gli spostamenti in bici e a piedi

L’automobile rimane dunque il mezzo più utilizzato per gli spostamenti ma crescono anche le modalità alternative. Come rileva l’Osservatorio "Audimob" dell'Istituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti nell’ultimo biennio si assiste ad una forte crescita degli spostamenti a piedi, dell’utilizzo della bicicletta e della domanda per trasporto pubblico e mobilità condivisa.

Incidenti stradali, l'estate la stagione più pericolosa

I mesi estivi si confermano il periodo con il maggior numero di incidenti stradali: in particolare giugno e luglio presentano picchi per numero di incidenti - quasi 17mila ogni mese - e luglio e agosto per le vittime - oltre 700 in totale. Agosto è il mese peggiore anche per la pericolosità - 2,7 morti ogni 100 incidenti.

Tutt'altro che scontato invece l'influenza delle condizioni climatiche: l’83% circa degli incidenti avviene in condizioni di tempo sereno. In caso di pioggia la proporzione di incidenti è più elevata fuori dall’abitato (12,4%) rispetto alle strade urbane (9.5%).

Gli orari più pericolosi per uscire in strada

Interessante anche notare un dato: benché gli incidenti più gravi avvengono tra l’una e le 6 del mattino fuori dai centri abitati, i momenti più pericolosi sulle strade sono intorno alle 13 dal lunedì al venerdì, e tra le 11 e le 13 e tra le 16 e le 20 durante il fine settimana.

Sono infine infine diminuite le sanzioni per guida in stato di ebbrezza alcolica e aumentate quelle per guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti, mentre nell’ambito dei comportamenti errati di guida, la distrazione, il mancato rispetto delle regole di precedenza o del semaforo e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente.

Tra le altre cause più rilevanti, la mancanza della distanza di sicurezza (20.443 casi), la manovra irregolare (15.192), la mancanza di precedenza al pedone (7.243) da un lato e il comportamento scorretto del pedone dall’altro (7.021) rappresentano rispettivamente il 9,2%, il 6,9%, il 3,3% e il 3,2% delle cause di incidente. Con riferimento alla categoria della strada, la prima causa di incidente sulle strade urbane è il mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforiche (17,0%), sulle strade extraurbane è la guida distratta o andamento indeciso (pari al 20,1%), seguono la guida con velocità troppo elevata (14,0%) e la mancata distanza di sicurezza (13,8%).

Incidenti stradali, i dati Istat

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Nel 2018 si sono verificati in Italia 172.344 incidenti stradali con lesioni a persone; le vittime sono state 3.325 e i feriti 242.621. Rispetto all’anno precedente tornano a diminuire i morti sulle strade (-1,6%) dopo l’aumento registrato nel 2017; in diminuzione anche incidenti e feriti (rispettivamente -1,5% e -1,7%). Il tasso di mortalità stradale passa da 55,8 a 55,0 morti per milione di abitanti tra il 2017 e il 2018. Rispetto al 2010, le vittime della strada diminuiscono del 19,2%.

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