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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'intervista

Perché l'inflazione più subdola è quella "personale"

Today ha intervistato Luca Lixi per capire meglio cos’è l’inflazione personale, come si calcola e perché è così importante

Con la ripresa economica post pandemia lo spettro dell’inflazione torna a spaventare gli italiani. Un repentino rialzo dei prezzi di beni e servizi, infatti, riduce il potere di acquisto delle famiglie, con il drammatico effetto che in molti si ritroveranno a pagare di più lo stesso identico bene oppure che con lo stesso budget a disposizione potranno permettersi sempre meno cose. Questa è l’inflazione, fenomeno economico che anno dopo anno impoverisce gli italiani se non accompagnata da un aumento degli stipendi o da adeguati investimenti finanziari.

L’Istituto nazionale di statistica italiana (Istat) diffonde ogni mese i dati sull’inflazione nazionale in Italia, rilevando a novembre 2021 il quinto incremento consecutivo dell’indice. L'inflazione ha raggiunto ormai livelli tendenziali che non si vedevano dal lontano settembre 2008. Secondo le stime diffuse dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, questi aumenti peseranno su ogni famiglia per +1.132,40 euro annui. Considerando solo i forti rincari su beni primari quali energia elettrica, gas, carburanti e alimentari, l’aggravio a carico di ogni famiglia ammonterà a oltre 551,65 euro annui a famiglia.

Le preoccupazioni tra i consumatori aumentano, ma anche tra i risparmiatori che hanno a disposizione sui propri conti correnti molta liquidità. Si stima, infatti, che a questo ritmo, tra 10 anni, con 100.000 euro lasciati liquidi sul conto corrente, si potranno acquistare beni e servizi del valore di 70.000 euro.

inflazione personale Lixi Invest-2

“E’ importante sapere che l’inflazione esiste, ma ciò che davvero incide sulla situazione finanziaria dei risparmiatori, e quindi sul loro potere d’acquisto, è l’inflazione personale”, spiega Luca Lixi, consulente finanziario indipendente, co-fondatore di AEGIS SCF e CEO di Lixi Invest, azienda che si occupa di educazione e cultura finanziaria, e fondatore di Wikilix, la community più grande d’Italia a tema finanza personale e investimenti. Today lo ha intervistato per capire meglio cos’è l’inflazione personale, come si calcola e perché è così importante.

Lei ha dichiarato che l’inflazione più subdola è quella personale. Cos’è e quali sono le differenze con l’inflazione di cui comunemente sentiamo parlare?

“L’inflazione personale in realtà è l’unica che conta, visto che ogni individuo ed ogni famiglia acquista cose differenti per qualità e per quantità e che alcuni acquistano cose che atri non comprano. L’inflazione che sentiamo anche nelle statistiche è importante per avere un punto di riferimento, è una media composta da diversi beni e servizi, un paniere molo grosso con articoli completamente differenti tra di loro. Essendo una media è utile per fini statistici, però le varie voci all’interno di questo paniere si muovono in modo molto differente. L’inflazione personale è più importante perché è veramente la perdita del potere di acquisto sulla base di ciò che noi compriamo, sulle nostre spese mensili. Per fare un esempio veloce e chiaro se io non mangio mele, a me non interessa se il prezzo delle mele è aumentato, io non le acquisto non sono nel mio paniere di preferenze e quindi non è una cosa che mi interessa. Però le mele sono parte dell’inflazione generale”.

E’ possibile, o meglio, utile misurare l’inflazione personale?

“Senza impazzire in calcoli troppo complessi, ci sono dei servizi anche online che permettono di calcolare l’inflazione personale, come quello sul sito della Banca centrale europea (Bce). Il consiglio da consulente finanziario è quello di tenere conto delle nostre spese ma senza impazzire in calcoli troppo complessi e minuziosi, questo lo sconsiglio. Per tenere un po’ traccia di quanto effettivamente stiamo perdendo in potere d’acquisto, cioè stiamo spendendo di più per le nostre solite spese, possiamo fissare un budget personale, magari diviso per categorie: abitazione, spese legate all’alimentazione, abbigliamento, spese non necessarie. Per far questo ci sono vari tool (strumenti informatici che semplificano una determinata attività) che ci aiutano, anche sui nostri stessi conti correnti, giusto per avere un trend”.

Come possiamo difenderci dall’inflazione personale?

“Per capire come possiamo contrastare la perdita di potere d’acquisto derivante dall’aumento dei prezzi il mio consiglio più grande è quello di preventivare prima, pianificare un po’ le spese prima, così una volta che si è arrivati a questo limite mensile, per le spese essenziali oppure per quelle un po’ più futili, una volta che si è superato questo ci fermiamo, magari in attesa del mese successivo. Piuttosto che farlo dopo, farlo prima. Ad esempio, se ho a disposizione 100 decido che: 50 sono per le spese essenziali, 30 per quelle non essenziali (intrattenimento, svago, etc.) e 20 per il risparmio. Chiaramente per verificare se stai effettivamente perdendo potere d’acquisto se questo 50 lo hai consumato in 25 giorni capisci che c’è qualcosa che non va, così puoi reimpostare il tuo budget”.

Perché è importante investire per combattere l’inflazione personale?

“I tassi d’interesse sono talmente bassi che i nostri risparmi sul conto corrente vengono lentamente erosi, ma noi non ce ne accorgiamo perché l’inflazione è subdola, non si vede. Il consiglio è, coerentemente con il proprio patrimonio, propensione al rischio, caratteristiche ed esperienze, investire una parte per contrastare questo effetto dell’inflazione. Perché l’unica cosa sicura nel lasciare sul proprio conto corrente tutto il proprio patrimonio è che tra anni varrà di meno. La cifra magari rimane quella, ma potremmo comprare molte meno cose”.

Investimenti Lixi Invest-2

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