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Martedì, 16 Aprile 2024
I dati Istat

L'Inflazione non si ferma: carrello della spesa al top dal 1983

L'indice dei prezzi al consumo fa registrare un +0,3% su base mensile e un +8,9% rispetto allo scorso anno. L'allarme delle associazioni: "Per le famiglie con due figli batosta da quasi 3mila euro"

Continua a correre l'inflazione in Italia: nel mese di settembre 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dell’8,9% su base annua (da +8,4% del mese precedente). Sono i numeri, sempre più preoccupanti, confermati dal consueto report dell'Istat: l'ultima accelerazione dell’inflazione su base tendenziale si deve soprattutto ai prezzi dei Beni alimentari (la cui crescita passa da +10,1% di agosto a +11,4%) sia lavorati (da +10,4% a +11,4%) sia non lavorati (da +9,8% a +11,0%) e a quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,6% a +5,7%).

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Contribuiscono all’accelerazione, in misura minore, anche i prezzi dei Beni non durevoli (da +3,8% a +4,6%) e dei Beni semidurevoli (da+2,3% a +2,8%). Pur rallentando di poco, continuano a crescere in misura molto ampia, i prezzi dei Beni energetici (da +44,9% di agosto a +44,5%) sia regolamentati (da +47,9% a + 47,7%) sia non regolamentati (da +41,6% a +41,2%); decelerano anche i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +8,4% a +7,2%). "L'inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +4,4% a +5,0% e quella al netto dei soli beni energetici da +5,0% a +5,5%. Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +11,8% a +12,5%), mentre è sostanzialmente stabile la crescita di quelli dei servizi (da +3,8% a +3,9%); si amplia, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -8,0 di agosto a -8,6 punti percentuali).

Carrello della spesa al top dal 1983

A spingere sull'acceleratore, spiega l'Istituto di statistica, sono soprattutto i beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +9,6% a +10,9%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +7,7% a +8,4%). L'Istat commenta che "bisogna risalire ad agosto 1983 (quando fu pari a +11,0%) per trovare una crescita dei prezzi del 'carrello della spesa', su base annua, superiore a quella di settembre 2022 (+10,9%)". "Non sono, infatti, i Beni energetici a spiegare (se non per le conseguenze che la loro crescita così ampia ha innescato) la nuova accelerazione dell’inflazione, - aggiunge l'istituto - ma soprattutto i Beni alimentari (sia lavorati sia non lavorati) seguiti dai Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, in un quadro di crescenti e diffuse tensioni inflazionistiche". Inoltre, sempre secondo l'Istat, "la crescita dei prezzi al consumo accelera per tutti i gruppi di famiglie, ma il differenziale inflazionistico tra le famiglie meno abbienti e quelle con maggiore capacità di spesa continua ad ampliarsi".

Unc: "Stangata da quasi 3mila euro per le coppie con due figli"

I dati dell'Istat si traducono in una batosta per le famiglie italiane, come spiegato da Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori: "Per quanto riguarda l'inflazione nel suo complesso, il +8,9% si traduce, in termini di aumento del costo della vita, in una spesa aggiuntiva pari a 2.953 euro su base annua per una coppia con due figli, 1.211 per abitazione, elettricità e combustibili, 932 per il solo carrello della spesa. Per una coppia con 1 figlio, la mazzata annua è pari a 2736 euro".

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"In media per una famiglia il rincaro è di 2.334 euro, 685 per il solo carrello della spesa. Il primato - ha osservato Dona - spetta ancora una volta alle famiglie numerose con più di 3 figli con una sberla pari a 3318 euro, 1107 euro solo per i beni alimentari e per la cura della casa e della persona. Solo per cibo e bevande, infatti, una famiglia pagherà in media 660 euro in più su base annua. Una stangata che sale a 900 euro per una coppia con 2 figli, 812 per una coppia con 1 figlio. Il record spetta alle coppie con 3 figli che per prodotti alimentari e bevande analcoliche avranno una batosta pari a 1075 euro".

"Prezzi insostenibili, serve intervento del governo"

Una situazione sempre più drammatica che richiede un intervento della politica, come auspicato da Confesercenti: "Arriva la conferma del forte rimbalzo dell’inflazione a settembre: l’Istat certifica, confermando la stima preliminare, i livelli record trainati dai prezzi degli energetici che si diffondono agli altri beni ed in particolare al ‘carrello della spesa’. E secondo nostre stime, l’accelerazione dei prezzi proseguirà, con aumenti che si scaricheranno sulle prossime bollette, portando l’incremento dei prezzi ai livelli massimi dell’anno: il tasso di inflazione salirà nella media dei prossimi tre mesi ad almeno il 9,1%, oltre mezzo punto in più rispetto al già elevato dato del periodo estivo (+8,4%) e tre punti in più nel confronto con il periodo primaverile".

"La continua crescita dei prezzi è insostenibile per famiglie ed imprese - afferma la presidente di Confesercenti Patrizia De Luise - e ci preoccupano le ultime notizie che giungono da Bruxelles sul piano europeo per limitare i prezzi entro la fine dell’anno. Cittadini ed imprese non possono più aspettare, per questo attendiamo dal nuovo Governo un intervento drastico per porre un tetto agli aumenti delle tariffe di gas e luce, per difendere cittadini ed imprese da un pericoloso avvitamento economico. Senza un intervento rapido di questo tipo, infatti, l’inflazione continuerà a salire, erodendo la capacità di acquisto delle famiglie e contraendo i consumi, per i quali è facile prevedere, quest’autunno, una vera e propria caduta libera".

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