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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Inps, Inail e ministeri pagano in ritardo: debito 'monstre' con le imprese

La denuncia della Cgia, che ha incrociato i dati dei debiti commerciali con quelli della tempestività dei pagamenti: soltanto l'Inps deve 157,2 milioni di euro, mentre il debito del ministero della Difesa supera i 300 milioni. Anac virtuosa, paga in anticipo

Quasi un miliardo di euro. Sarebbe all'incirca questo il debito accumulato con i fornitori da Inps, Inail e metà dei ministeri, a causa di pagamenti in ritardo. Una somma approssimativa del passivo delle varie amministrazioni, al netto di quelle che non hanno ancora pubblicato i dati ufficiali.  A denunciarlo è uno studio della Cgia di Mestre che ha estrapolato i dati relativi agli Indicatori di Tempestività dei Pagamenti (Itp) e l'ammontare dei debiti commerciali delle principali Amministrazioni pubbliche del Paese. 

Inps, 157,2 milioni di debiti

I dati sono impietosi: "nel 2018 l'Inps ha registrato un ITP pari a +10,13 che certifica come lo scorso anno l'istituto abbia liquidato i propri fornitori con oltre 10 giorni medi di ritardo rispetto alle disposizioni previste dalla legge in materia di tempi di pagamento. Tutto ciò, al 31 dicembre 2018, ha contribuito a produrre un debito commerciale complessivo nei confronti dei fornitori pari a 157,2 milioni di euro".

L'Inail paga con due mesi di ritardo

Non meglio l'Inail. "Nel 2018 l'Itp riferito al 4° trimestre 2018 è stato pari a +54,45: in pratica l'istituto in questo ultimo trimestre ha saldato i propri fornitori con quasi 2 mesi di ritardo". Non solo. Nonostante tutte le Amministrazioni pubbliche siano obbligate per legge a riportare nel proprio sito internet, ogni trimestre e alla fine di ciascun anno il numero dei creditori e l'ammontare complessivo dei debiti maturati relativamente a somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali, denuncia ancora la Cgia, "a distanza di quasi 5 mesi l'Inail non ha ancora pubblicato l'ammontare complessivo del debito maturato al 31 dicembre 2018". Una ''disattenzione inaccettabile che, purtroppo, si è verificata anche per gli anni 2016 e 2017", aggiunge.

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Pagamenti in ritardo, la situazione nei ministeri

Ma Inps e l'Inail non sono le uniche amministrazioni ad aver violato l'anno scorso la legge in materia di pagamenti nei rapporti commerciali con le aziende private: quasi la metà dei Ministeri, infatti, dice ancora la Cgia presenta un valore medio dell' ITP "clamorosamente elevato". La "situazione più critica", si legge ancora nel rapporto Cgia, è di appannaggio del Ministero della Difesa: nel 2018 ha liquidato i fornitori con 67 giorni di ritardo ed ha maturato a fine anno ben 313,2 milioni di euro di debiti. Anche il Ministero dell'Interno non brilla per puntualità. Lo scorso anno ha saldato le fatture dopo 60,9 giorni dalla scadenza e, come nel caso dell'Inail, non ha ancora aggiornato il sito sull'ammontare complessivo dei debiti registrati negli ultimi 3 anni. Più celere il Ministro delle Politiche agricole che invece ha saldato le fatture con poco più di un mese di ritardo (ITP 2018 medio pari a +32,82), creando un debito complessivo di quasi 55,6 milioni di euro.

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Anac e ministeri 'virtuosi'

Nonostante non abbiano mai postato sul sito l'ammontare dei debiti accumulati, annota ancora Cgia, "i più celeri a pagare" sono stati il Ministero dell'Istruzione (ITP pari a -7,74), il Ministero degli Esteri (-19,70) e il Ministero della Giustizia (-27,38): In tutti e tre i casi i pagamenti "sono avvenuti ben prima della scadenza prevista per legge". Buone notizie anche dall'Anac, l'autorità anticorruzione, che sempre nel 2018 ha anticipato i pagamenti di quasi 13 giorni e al 31 dicembre 2018 aveva azzerato tutti i debiti commerciali.

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Regioni, maglia nera per la Sicilia

Tra le Regioni, invece, "maglia nera alla Sicilia, peggior pagatore. Con un ITP di +29,76 giorni, al 31 dicembre dell'anno scorso aveva maturato quasi 212 milioni di euro di insoluti. Il Piemonte, invece, con 26 giorni medi di ritardo aveva 6,3 milioni di debiti, mentre l'Abruzzo ha saldato i fornitori dopo 22,7 giorni, ''raccogliendo'' uno stock di mancati pagamenti pari a 216 milioni di euro. La situazione più virtuosa, invece, si è verificata in Lombardia. Al Pirellone, infatti, l'ITP medio del 2018 è stato pari a -12,62 e al 31 dicembre non si registrava alcun debito nei confronti delle imprese fornitrici.

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