Istat: classe operaia e piccola borghesia sono scomparse, aumentano le disuguaglianze
Una paese che cambia e invecchia: mai così pochi giovani (0-14 anni) mentre un nato su cinque ha almeno un genitore straniero. Cresce la disparità tra Nord e Sud, donne più istruite ma lontane dai vertici della società. Il rapporto annuale dell'Istat
Millennials bamboccioni, 68% a casa con mamma e papà
Il 68% dei giovani fino a 34 anni di età, ossia 8,6 milioni di persone, vive ancora con mamma e papà e negli ultimi otto anni sono aumentati. Rispetto al 2008, tra i giovani di 15-45 anni, è diminuita la quota di occupati (dal 39,1% al 28,7% del 2016) ed è aumentata l'incidenza dei disoccupati e degli studenti (+5,1% e 3,4% rispettivamente).
Il calo degli occupati è piu' forte nei gruppi delle famiglie degli operai in pensione e delle anziane sole e di giovani disoccupati (-15,5 e 15,9%) ed è minore per quelli della classe dirigente e delle famiglie di impiegati (-4,4 e 3,1%).
La famiglia d'origine condiziona molto la professione dei giovani: l'incidenza dei giovani tra i 15 e i 34 anni che svolgono una professione qualificata varia da un minimo del 7,4% per chi proviene da una famiglia a basso reddito con stranieri fino a giungere al 42,1% nei gruppi delle pensioni d'argento e al 63,1% in quello della classe dirigente. Anche la difficolta' di trovare un lavoro adeguato al titolo di studio conseguito e' un problema trasversale ai giovani occupati che vivono ancora in famiglia.
Nel complesso, il 42,5% svolge una professione per la quale è richiesto mediamente un livello di istruzione inferiore a quello posseduto, con i valori piu' bassi tra i giovani che fanno parte delle famiglie a basso reddito con stranieri e di quelle della classe dirigente (34,5 e 34,6%) e i valori più elevati tra i giovani delle famiglie a basso reddito di soli italiani e di quelli delle famiglie di impiegati (45,2% in entrambi i casi).
Il tasso di disoccupazione a marzo risale all'11,7%
A marzo 2017 i disoccupati con più di 50 anni hanno superato per la prima volta dall'inizio delle serie storiche mensili (2004) il numero dei disoccupati giovani tra i 15 e i 24 anni. E' quanto emerge dalle tabelle Istat su occupati e disoccupati riferite al mese di marzo. In questo mese i disoccupati con più di 50 anni erano 567.000 a fronte di 524.000 di coloro che hanno meno di 25 anni. Rispetto a febbraio i disoccupati 'anziani' sono aumentati di 59.000 unità, mentre i giovani in cerca di lavoro sono aumentati di 3.000 unità. ANSA/CENTIMETRI