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Venerdì, 19 Aprile 2024
Auf wiedersehen

Ita parlerà tedesco: trovato l'accordo con Lufthansa

Intesa raggiunta con il ministero dell'Economia, al colosso tedesco andrà il 40% della compagnia di bandiera italiana, con l'obiettivo di arrivare al totale controllo dell'azienda nei prossimi due anni. 

Dopo una trattativa in esclusiva andata avanti per mesi, tra proroghe e colpi di scena, sta per tagliare il traguardo la trattativa tra il ministro dell'Economia e delle Finanze e Lufthansa per Ita Airways. Nelle prossime ore è atteso l'annuncio della firma dell'accordo che porterà il colosso aereo tedesco a detenere il 40% della compagnia italiana. Secondo fonti interpellate, è probabile che giunga nella giornata di domani. L'operazione, spiegano le stesse fonti, partirebbe con un transition period che prevede un aumento di capitale riservato a Lufthansa. L'investimento potrebbe superare i 300 milioni. Le gestione operativa dovrebbe essere in capo ai tedeschi. L'accordo dovrà poi passare al vaglio dell'Antitrust europeo e, superato l'esame, si potrà procedere al closing. Successivamente, è previsto che Lufthansa arrivi a detenere la maggioranza di Ita, che diventerà a tutti gli effetti "tedesca".

Da Alitalia a Ita, una storia tormentata

Si conclude così la storia tormentata della compagnia di bandiera italiana, nata dalle ceneri di Alitalia e adesso in procinto di passare sotto la proprietà di Lufthansa. Ita Airways nasce al termine dell'amministrazione straordinaria di Alitalia, dalla quale la Commissione europea ha chiesto una chiara discontinuità, al fine di autorizzare il governo italiano a costituire una nuova società pubblica per il trasporto aereo. Una decisione quasi obbligata dopo le dichiarazioni della Commissione europea, che aveva definito "illegale" il prestito ponte di 900 milioni di euro concesso dal governo nel 2017. Il 15 ottobre 2021 decolla il primo aereo Ita, un volo da Milano-Linate a Bari-Palese che doveva essere il primo di tanti. Invece, le cose non sono andate per il verso giusto fin da subito. Una partenza sofferta con una flotta dimezzata rispetto ad Alitalia, ha portato a un 2021 con un fatturato di 86 milioni di euro e una perdita netta di 149 milioni di euro.

La decisione di privatizzare

Dopo i primi mesi di attività, tutt'altro che esaltanti, il ministero dell'Economia e delle Finanze decide di optare per la privatizzazione, anche parziale, di Ita, ovviamente in caso di offerte vantaggiose. Il 24 gennaio del 2022 vengono annunciate le manifestazioni di interesse da parte di MSC Group e Lufthansa, una "corsa" a cui si aggiunge in un secondo momento anche gruppo Air France–Klm. Il 23 maggio dello stesso anno scade il termine per le offerte e il 31 agosto il Mef annuncia di aver accettato l'offerta inviata da AirFrance-Klm, in collaborazione con la società di investimento Certares, che avrebbe acquistato il 50% dell'azienda per 350 milioni di euro. Tuttavia, nel consueto periodo necessario per limare i dettagli, il Ministero non ha trovato l'accordo con Certares, facendo di fatto saltare l'accordo di partnership. Nel dicembre del 2022 viene emesso un nuovo Dpcm con una grande novità: sarebbe stato tolto il vincolo per il Tesoro di mantenere solo una quota di minoranza nelle prime fasi della privatizzazione.

La trattativa con Lufthansa

Viste le nuove condizioni, Lufthansa ha così presentato una nuova offerta per acquistare il 40% delle azioni di Ita mediante un aumento di capitale. Un secondo tentativo che stavolta non ha incontrato la concorrenza del gruppo AirFrance-Klm che, avvisato della nuova possibilità, ha subito fatto sapere che non avrebbe presentato alcuna offerta. A gennaio 2023 parte la trattativa in esclusiva con la compagnia aerea tedesca, che adesso, dopo quasi sei mesi, è arrivata al momento della firma. Lufthansa rileverà il 40% dell'azienda, con l'obiettivo di arrivare alla totalità nei prossimi due anni, anche se lo Stato italiano avrà la possibilità di conservare una quota di minoranza. I rapporti tra Lufthansa e Mef, che per adesso continuerà a detenere il 60% della compagnia, saranno regolati da uno Shareholders’ agreement, un accordo che regolamenta l'agire di due soggetti all'interno della stessa società. Maggiori dettagli verranno forniti soltanto dopo l'annuncio ufficiale.

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