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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Cara vecchia Italia: crollano gli under 40

Siamo un Paese sempre più vecchio. Gli under 40 dal 2009 al 2019 sono diminuiti di 5,1 punti percentuali passando dal 45,1% al 40%. In altre parole oggi le persone con meno di 40 anni sono solo 4 su 10. Abbiamo anche il record europeo di ultra centenari

Siamo un Paese vecchio. Sempre di più. Crollano gli under 40 in Italia. Dal 2009 al 2019 sono diminuiti di 5,1 punti percentuali passando dal 45,1% al 40%. In altre parole oggi le persone con meno di 40 anni sono 4 su 10. E' quanto emerge dalle tabelle Istat contenute nel report 'Indicatori demografici', che fotografano la situazione dell'Italia al primo gennaio 2019, ed elaborate dall'Adnkronos. In calo è soprattutto la popolazione che rientra nella fascia 15-39 anni, che passa dal 31% del totale al 26,8%, registrando una riduzione di 4,2% punti. Mentre nella fascia da 0 a 14 anni la riduzione è stata di 0,9 punti, passando dal 14,1% al 13,2%.

Passando agli over 40 la crescita è equamente distribuita tra la fascia 40-64 anni, che dal 34,6% passa al 37,2% con una crescita di 2,6 punti percentuali. Mentre la popolazione di 65 anni e oltre passa dal 20,3% al 22,8% con un incremento di 2,5 punti. Nel dossier si sottolinea l'effetto trascinamento della generazione 'baby boom', che oggi si trova ''all'interno della popolazione in età attiva adulta''. Tornando ai numeri un'ulteriore suddivisione del gruppo degli anziani mostra che le persone tra 65 e 84 anni erano 17,8% e sono arrivate al 19,2% (+1,4 punti). E' interessante quindi osservare che un importante contributo arriva dagli over 85 che in soli 10 anni sono aumentati del 44% passando dal 2,5% al 3,6%.

L'Italia detiene il record europeo di ultra centenari

La popolazione ''super anziana -osserva l'Istat- ha ormai raggiunto una cifra significativa'' arrivando a 2,2 milioni. Nel dossier si ricorda che l'Italia detiene il record europeo di ultra centenari, insieme alla Francia, con oltre 14.000 over 100. Si ricorda anche che il dato è in calo, da 5 anni, per effetto della prima guerra mondiale (1915-1918), periodo contraddistinto da un minor numero di nati. Ma la riduzione dovrebbe andare avanti per un altro anno e poi ''è assai verosimile'' che riprenderà la corsa ''a nuovi e più consistenti traguardi di longevità''. L'aumento degli italiani over 40, da una parte, e la riduzione degli under 40, dall'altra, hanno portato a un sensibile aumento dell'età media, che è lievitata di ben 2,2 anni, passando dal 43,2 anni a 45,4 anni. La popolazione, anche se registra una riduzione per il quarto anno consecutivo, nel 2019 è aumentata di 1,4 milioni rispetto al 2009, quando risultava pari a 59 milioni.

Le nascite sono sempre di meno. Per il quarto anno consecutivo la fotografia demografica dell’Italia scattata dall’Istat traccia un Paese alle prese con una lenta ma costante decrescita sul numero dei suoi residenti.

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Culle vuote: meno di 500mila novi nati all'anno in Italia

Al primo gennaio 2019 sono 60 milioni e 391mila i residenti lungo lo Stivale, oltre 90mila in meno rispetto all’anno precedente facendo registrare una flessione dell’1,5 per mille. Al calo dei cittadini italiani (55 milioni e 157mila, con un -3,3% per mille) si affiancaun aumento degli stranieri (5 milioni e 234 mila, per un +17,4 per mille, che rappresentano l’8,7% della popolazione totale). 

Colpisce ancora una volta il dato negativo sulle nascite: nel 2018 sono state appena 449mila, ovvero circa 9mila in meno del precedente minimo registrato nel 2017. Un dato che colpisce ancora di più se lo si paragona al 2008: il gap in questo caso è di 128mila culle, flessione alquanto sintomatica di un processo che è stato nell’ultimo decennio irreversibile.

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