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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

La miglior forma d’investimento? La finanza cede il passo agli orologi Rolex

Gli investitori guardano con crescente interesse a un settore che si è mostrato tra i più solidi nel corso del tempo. Ne parliamo con Luca Grasso, CEO della storica boutique della Rocca gioielli

Quando si parla di investimenti e di tutela dei propri risparmi, tutto ciò che viene in mente appartiene al mondo della finanza. Oggi, però, quest’associazione non appare più così scontata e di certo non è l’unica: mentre i cicli economico-finanziari hanno ribaltato più volte le carte in tavola negli anni, il settore che si è dimostrato più stabile è quello degli orologi. Proprio così: con modelli vintage che accrescono il proprio valore di anno in anno, investire nel mondo dell’orologeria si rivela sempre più un modo per tutelare il proprio denaro.

Mentre altri strumenti finanziari si sono dimostrati incostanti e hanno infranto qualche speranza (chi si ricorda dell’impennata del valore delle criptovalute, come i Bitcoin? E di quanto in fretta si sia ribaltata la situazione?), le recenti notizie relative alle aste del 2018 e 2019 hanno confermato che il valore degli orologi d’epoca continua a crescere, costituendo una forma d’investimento capace non solo di offrire garanzie, ma anche di rivelare qualche sorpresa. In particolare, Rolex, Patek Philippe, Omega e Cartier sono marchi la cui crescita di valore è praticamente garantita nel tempo.

Qualche esempio? I prezzi di alcuni GMT-Master, celebri modelli Rolex, in soli tre anni sono aumentati da una media di 5.000 euro a una media di più di 18.000 euro, mentre orologi appartenuti a celebrità o modelli particolarmente rari hanno più che decuplicato il proprio valore negli anni. Arriviamo così a casi eclatanti come il Rolex usato Daytona The Unicorn ref. 6265, venduto all’asta il 12 maggio 2018 per 4.960.000 euro, diventando il secondo orologio più pagato al mondo. A far lievitare il prezzo ha contribuito il fatto che si tratta dell’unico Rolex Cosmograph Daytona vintage in oro bianco ad oggi conosciuto sul mercato.

Per avere conferma di questo trend è bastato aspettare il giorno successivo, quando la casa d’aste Sotheby’s ha venduto un Daytona Paul Newman prodotto nel 1969 per 795.000 euro, pari al doppio della cifra massima segnalata come previsione d’asta.

Secondo il Worldwide Luxury Market Monitor di Bain & Company, nel 2018 il segmento degli orologi di lusso è rimasto stabile rispetto all’anno precedente, sui 37 miliardi di euro, ma per il 2019 si prevede un ulteriore aumento, complice il crescente interesse per il settore degli orologi di secondo polso mostrato dai Millennials, la generazione dei nati tra gli anni Ottanta e il Duemila che alimenta oggi un terzo del mercato del lusso mondiale.

“Sono diversi i fattori che influenzano la crescita di valore degli orologi usati: la rarità del modello, lo stato di conservazione, ma anche il passaggio nelle mani di proprietari famosi, i quali sono in grado di far letteralmente lievitare il valore degli esemplari che tornano poi sul mercato”, spiega Luca Grasso, esperto di orologeria e CEO della boutique della Rocca gioielli. “È il caso del Rolex indossato da Steve McQueen battuto all’asta, nel 2009, per poco più di 200.000 euro, o del Rolex Albino indossato da Eric Clapton il cui prezzo ha superato il milione di euro. Ma, anche senza dover puntare a cifre da capogiro, è possibile investire in orologi usati e assicurarsi comunque un buon ritorno”.

Occorre tenere presente che non tutti gli orologi vintage garantiscono lo stesso rendimento: con il crescere dell’attenzione mondiale nei confronti di questo settore, diventa ancora più importante affidarsi ad esperti per la valutazione e la scelta degli orologi sui quali investire. “Oggi l’acquisto di un orologio usato costituisce sostanzialmente un investimento sicuro, poiché l’aumento dei prezzi e del valore non ha mai subito arresti. Prevedere la dimensione di tale crescita, però, non è semplice se non si conosce il settore in modo molto approfondito. Di certo, accanto alla rarità, al marchio e al modello, ci sono diversi altri fattori da tenere in considerazione, come la presenza di un certificato di originalità e lo stato di conservazione dell’orologio”, spiega Luca Grasso, CEO della storica boutique bolognese.

La boutique di orologeria della Rocca gioielli è una realtà storica giunta quest’anno al trentesimo anno di attività ed è specializzata nella compravendita di orologi di secondo polso. La boutique si avvale esclusivamente di periti esperti iscritti ai ruoli 1033 e 1042 C.C.I.A.A. e al Tribunale di Bologna per offrire servizi di riparazione, manutenzione, valutazione di orologi usati e rilascio di certificati di originalità.

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