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Giovedì, 25 Aprile 2024
verso un cambiamento?

"Lavorare 4 giorni a settimana": l'esperimento potrebbe presto essere realtà

La proposta sul modello inglese. Nel Regno Unito tutti, o quasi, d'accordo: la settimana lavorativa di quattro giorni non danneggia le aziende e migliora la produttività e la salute dei dipendenti

Anche in Italia è necessario adottare la settimana lavorativa di quattro giorni. È la posta messa in gioco dalla Cisl, che parla di necessità di avviare sperimentazioni sul modello inglese. Il sindacato spinge quindi sul nuovo schema di organizzazione del lavoro con un impegno di quattro giorni invece dei tradizionali cinque a settimana.

Ne è convinto il Segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia che in una nota precisa: ''La notizia relativa alla positiva sperimentazione della settimana corta nel Regno Unito in 61 aziende con interessanti risultati sia per le aziende che per i lavoratori deve aprire anche in Italia un confronto tra parti sociali nella stessa direzione. È tempo di regolare il lavoro soprattutto nel settore manifatturiero in modo più sostenibile, libero e produttivo", è l'invito del numero uno del sindacato. 

Lavorare meno guadagnando lo stesso stipendio: la settimana corta è un successo

Ma in cosa consiste la proposta avanzata da Fim Cisl? L’idea è quella di negoziare a livello aziendale una forma di lavoro fatta di quattro parti di attività piena e 1/5 di riduzione d’orario che o possa essere dedicata anche a formazione o ai carichi di cura, cose che già avvengono in altri Paesi. "Non si tratta di ridurre gli orari in modo generico come nel secolo scorso - precisa Benaglia - ma di rendere il lavoro maggiormente sostenibile e flessibile verso i bisogni delle persone significa rendere i posti di lavoro più attrattivi, in una epoca dove tanti lavoratori, soprattutto giovani di talento, stanno cambiando posto di lavoro e le competenze si muovono nel mercato del lavoro''.

Il Regno Unito fa da apripista

Nel Regno Unito tutti, o quasi, d'accordo: la settimana lavorativa di quattro giorni non danneggia le aziende e migliora la produttività e la salute dei dipendenti. È quanto emerge dal più vasto esperimento mai condotto a livello mondiale su una ipotesi che - complice anche la pandemia - punta ad affermare nuove modalità di lavoro, per alcune categorie. Alla fine, è emerso che almeno 56 delle 61 aziende che hanno partecipato al programma hanno dichiarato di voler continuare con la settimana lavorativa di quattro giorni: di queste 18 aziende hanno confermato che questa impostazione è diventata un cambiamento permanente. Solo tre aziende hanno comunicato di aver sospeso per il momento la settimana lavorativa di quattro giorni nella loro organizzazione.  

I risultati hanno rivelato un calo significativo dei tassi di stress e malattia tra i circa 2.900 dipendenti che hanno sperimentato una settimana lavorativa più breve. Circa il 39% dei dipendenti ha dichiarato di essere meno stressato rispetto all'inizio del processo e il numero di giorni di malattia presi durante il processo è diminuito di circa due terzi.

Peraltro - afferma il rapporto - i dipendenti hanno mostrato molta più disponibilità a conservare il proprio posto, nonostante l'esperimento sia stato condotto proprio nel periodo delle "grandi dimissioni" in cui - in un ripensamento post-Covid - moltissimi lavoratori hanno abbandonato le proprie occupazioni in cerca di maggiore flessibilità. Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, si è registrato un calo del 57% delle uscite del personale delle società che hanno partecipato al programma.

Ma a calare sono stati anche i livelli di ansia, le difficoltà a dormire e i burnout mentre un numero crescente di dipendenti ha ammesso una maggiore facilità nel cercare un equilibrio con le proprie responsabilità familiari. La maggior parte delle aziende ha scelto di concedere a tutto il proprio personale il venerdì libero, mentre alcuni hanno affermato di potersi prendere il lunedì o il venerdì, mentre altri hanno optato per un giorno libero comune per il personale. Buone notizie anche sul fronte economico, visto che nel periodo del test i fatturati delle aziende coinvolte sono aumentati dell'1,4%, dato che balza a +35% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Il primo caso italiano 

Le parole di Benaglia trovano riscontro nella recente proposta di Intesa Sanpaolo che ha offerto ai lavoratori della banca di scegliere - su base volontaria e a parità di retribuzione - se lavorare cinque giorni a settimana oppure quattro giorni da nove ore lavorative, compatibilmente con le esigenze tecniche-organizzative e produttive dell'istituto di credito.

La più grande banca italiana riorganizza il lavoro: settimana corta e smart working

Per l'istituto bancario la motivazione è chiara: miglioramento dell'esperienza professionale dei dipendenti e della competitività dell'istituto bancario per affrontare la transizione verso i servizi digitali e ad alta innovazione tecnologica. 

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