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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Lavoro, mai così tanti nell'area disagio

A soffrire sono soprattutto i giovani, le donne e i lavoratori del Sud: sono i dati contenuti nella ricerca della Fondazione Di Vittorio: +45% dal 2007, mai così tanti in dieci anni

Gli ultimi dati ufficiali parlano di un mercato del lavoro in ripresa, ma a crescere è anche il disagio sociale. Nel primo semestre 2017 l’area del disagio contava 4 milioni 492 mila persone (+ 45,5% la variazione sul primo semestre 2007, pari a +1 milione e 400 mila persone), il numero più alto degli ultimi dieci anni. 

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E’ quanto emerge dalla ricerca realizzata dalla Fondazione Di Vittorio della Cgil. La ricerca rielabora le statistiche sull’area del disagio nell’occupazione (occupati in età 15-64 anni in modo non volontario con lavoro temporaneo o a tempo parziale) e propone stime per classi di età, ripartizione geografica, genere, nazionalità, titolo di studio e settore di attività riferite agli ultimi dieci anni. 

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Il tasso di disagio è maggiore nel Mezzogiorno (23,9%) rispetto al Nord (17,7%), nell’occupazione femminile (26,9%) rispetto a quella maschile (15,2%). 

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Si dilata la distanza tra generazioni: l’analisi per età registra nella fascia 15-24 anni un tasso di disagio del 60,7%, ben 21 punti in più rispetto a dieci anni prima; segue la classe dei giovani-adulti (25-34 anni) con un tasso prossimo al 32% (era il 19% nel I° semestre 2007).

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Anche la forbice tra italiani e stranieri si allarga: il disagio coinvolge un lavoratore straniero su tre, contro il 18,4% di quelli di cittadinanza italiana.

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