Lavoro, più nero che mai: su 180mila controlli il 65% è irregolare
E' stato pubblicato l'ultimo rapporto dell'Ispettorato nazionale del lavoro, Poletti: “Rafforzare la vigilanza”
Caporalato, lavoro nero, cooperative false, logistica tirocini e distacco transnazionale: sono questi alcuni dei settori prioritari di intervento per l’attività di vigilanza in materia di lavoro e previdenziale-assicurativa che verrà svolta nel 2018 dall’ispettorato nazionale del lavoro, con la finalità di potenziare il contrasto dei fenomeni del lavoro sommerso ed irregolare e la lotta all’evasione ed elusione contributiva.
Crisi e opportunismo: così il lavoro nero si è preso l'Italia
Il documento di programmazione dell’attività è stato illustrato dal capo dell’ispettorato, Paolo Pennesi, nel corso della riunione della commissione centrale di coordinamento dell’attività di vigilanza che si è tenuta questa mattina alla presenza del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.
Rapporto annuale dell'Istituto Nazionale del Lavoro: il documento completo
“Sulla scorta dei risultati del primo anno di attività dell’ispettorato – ha detto Poletti – dobbiamo ulteriormente qualificarne l’attività di vigilanza, anche attraverso un rafforzamento della capacità di intervento: per questo ci siamo attivati, in linea con quanto previsto in legge di bilancio in tema di lavoro nella pubblica amministrazione, per richiedere l’assunzione di 150 nuovi ispettori”.