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Mercoledì, 24 Aprile 2024
ECONOMIA

Odissea lavoro: dal 2008 a oggi perso un milione di posti

"Dal 2008 al 2013 la perdita è stata di quasi un milione di occupati", sostiene l'Istat spiegando che le differenze territoriali si sono amplificate nel Mezzogiorno

ROMA - Un milione di posti di lavoro andati in fumo in soli cinque anni. Dal 2008 al 2013 - dice l'Istat - la perdita in Italia è stata di quasi un milione di occupati: -984mila, pari al 4,2%. Nel 2013 il numero di occupati è calato di 478mila unità, pari al 2,1%, rispetto all'anno precedente. Preoccupa la cifra registrata nel Mezzogiorno: -4,6%, pari a 282mila unità in meno.

Rallenta però il ritmo di discesa dell'occupazione: dai dati trimestrali destagionalizzati emerge un passaggio da -0,7% e -0,6% del primo e secondo trimestre 2013, a -0,3% nel terzo e quarto. In particolare, negli ultimi due trimestri dell'anno si registrano segnali positivi nell'industria in senso stretto (+0,1% nel terzo trimestre e stabile nel quarto), e nelle costruzioni (rispettivamente, +0,1% e +0,3%).

Non solo giovani, però: i problemi occupazionali affliggono anche gli adulti. "Il numero degli ultracinquantenni disoccupati è cresciuto del 17,2%, arrivando a 438 mila unità, e così anche le forze lavoro potenziali, che nel 2013 raggiungono le 684 mila unità, +4,7% in confronto a un anno prima. Si tratta di 1 milione 122 mila persone potenzialmente impiegabili nel mercato del lavoro", dichiara l'istituto di statistica durante l'audizione. "La gravità della loro condizione non può essere sottovalutata per le difficoltà di reinserimento nel mercato del lavoro. In definitiva, troppo giovani per la pensione, troppo vecchi per ritrovare il lavoro in assenza di politiche efficaci", conclude l'Istat.

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