Lavoro, i numeri del Jobs act: boom di contratti a tempo indeterminato
Nei primi sei mesi dall'entrata in vigore dei nuovi contratti si è registrato un aumento di 252 mila assunzioni a tempo indeterminato. Il premier Renzi: "E' la prova che siamo sulla strada giusta"
ROMA - Crescono i contratti di lavoro a termpo indeterminato e le nuove assunzioni risultano più stabili. Sono le buone notizie che vengono dai dati diffusi dall'Osservatorio sul precariato dell'Inps relativi ai primi sei mesi dell'anno.
I NUMERI - Da gennaio a giugno, rispetto allo stesso periodo del 2014, i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel settore privato (+252.177). Sono invece rimasti sostanzialmente stabili i contratti a termine, mentre si sono ridotte le assunzioni in apprendistato (-11.500).
RENZI - "I dati diffusi dall'Inps dicono che siamo sulla strada giusta contro il precariato e che il Jobs act è un'occasione da non perdere, soprattutto per la nostra generazione", ha dichiarato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
I DATI DELL'INPS - Nei primi sei mesi del 2015, sottolinea l'Inps, la variazione netta tra i nuovi rapporti di lavoro e le cessazioni, pari rispettivamente a 2.815.242 e 2.177.002, è di 638.240. Nello stesso periodo dell'anno precedente è invece stata di 393.658.
NUOVE ASSUNZIONE E "TRASFORMAZIONI" - Le nuove assunzioni a tempo indeterminato nel settore privato stipulate in Italia sono state 952.359 (36% in più rispetto all'analogo periodo del 2014). Le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine, comprese le trasformazioni degli apprendisti, sono state 331.917. L'incremento rispetto allo stesso periodo del 2014 è del 30,6%. Pertanto, la quota di assunzioni con rapporti stabili sul totale dei rapporti di lavoro attivati/variati è passata dal 33,6% dei primi sei mesi del 2014 al 40,8% del primo semestre di quest'anno.
