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Martedì, 23 Aprile 2024
Lavoro

5 suggerimenti utili su come accettare un'offerta di lavoro

I consigli utili se si riceve un'offerta di lavoro

Ti sei candidato per un annuncio di lavoro e, finalmente, sei riuscito a ricevere delle risposte? Hai sostenuto un colloquio conoscitivo e hai fatto un'ottima impressione sul recruiter? Hai ricevuto una o più offerte di lavoro e non sai come muoverti? Allora sei capitato nel posto giusto.

Nel corso dei prossimi paragrafi, infatti, andremo a scoprire i cinque suggerimenti utili su come accettare un'offerta di lavoro, limitando il più possibile le possibilità di fare una scelta sbagliata. Dire di sì ad una proposta professionale, infatti, è una decisione destinata a modificare il corso della propria carriera. Ma non bisogna dimenticare che si tratta di un percorso che potrà trasformare in modo sostanziale le proprie dinamiche familiari e personali.

Accettare un'offerta di lavoro quando si è indecisi

L'indecisione è un sentimento che spesso accompagna chi sta per iniziare un nuovo lavoro. Spesso, infatti, ci si ritrova a chiedersi se una scelta professionale sia quella più giusta per le proprie esigenze. Prima di procedere con la firma del contratto di assunzione, è opportuno fare un focus su quali siano i dettagli su cui non si può proprio transigere. In questo modo, si andranno ad escludere tutte quelle caratteristiche che si considerano come superflue ed opzionali. E, invece, si andranno a prendere in considerazione solo le opportunità che sembrano disegnate su misura per sé. E’ solo allora che si inizieranno a ricevere delle offerte di lavoro che promettono bene.

Ma come fare, quindi, per non rischiare di iniziare presso la nuova azienda con il piede sbagliato? Ecco di seguito i suggerimenti per valutare al meglio un’opportunità professionale e come accettarla.

1.   Accettare un nuovo impiego lasciandone un altro

Le motivazioni che possono spingere una persona a cercare un lavoro possono essere le più disparate. Tuttavia, possiamo racchiudere le necessità in due macro gruppi: il primo è formato da chi è disoccupato e il secondo, invece, da coloro che hanno già un lavoro ma vogliono modificare la propria carriera.

Nel primo caso, ossia quando si è disoccupati, non si ha molto da perdere. L'alternativa che ci si trova di fronte, infatti, è quella di continuare a stare a casa per le settimane successive, continuando a percepire i sussidi disoccupazione. In questo caso, sarebbe meglio accettare la proposta di lavoro. Male che vada, ci si accorge che si è fatta la scelta sbagliata e si rimane in attesa di un'opportunità migliore.

Nel secondo caso, invece, la questione risulta più complessa. Se si svolge già un lavoro ma, al tempo stesso, si riceve una proposta interessante per un altro impiego, è bene prendere in considerazione diversi parametri. Uno di questi riguarda il grado di soddisfazione del nuovo impiego. In questo caso il grado di appagamento non deve essere valutato solo sotto un punto di vista economico, ma anche di soddisfazione personale. Fra sei mesi o un anno il nuovo impiego sarà comunque più soddisfacente rispetto a quello attuale? Accantonato l’entusiasmo iniziale, ti sentirai comunque più stimolato e più realizzato rispetto ad ora?

Un altro aspetto da prendere in considerazione riguarda sicuramente la solidità aziendale di chi ti ha fatto l'offerta di lavoro. Un conto è lasciare un impiego, magari a tempo indeterminato, per un'opportunità di carriera abbastanza sicura. Un altro è quello di fare un vero e proprio salto nel vuoto, magari in un settore in difficoltà o andando a lavorare per un'azienda che non è solida finanziariamente (correndo, di conseguenza, il rischio di percepire gli stipendi in ritardo o di venire licenziati per mancanza di risorse di lì a breve).

2.   La questione economica

L'aspetto economico è una caratteristica che accomuna la maggior parte delle persone che lavorano. Sono davvero pochi coloro che possono permettersi il lusso di scegliere l'impiego che vogliono senza valutare il fattore dello stipendio. Nel momento in cui si riceve una proposta di lavoro è sicuramente indispensabile valutare la paga base. Ma non solo. È necessario prendere in considerazione, anche, l’eventuale presenza dei benefit che l'azienda concede ai propri dipendenti. O, comunque, le agevolazioni che vengono messe a disposizione per lo svolgimento delle proprie mansioni. Ne sono un esempio la possibilità di svolgere la propria professione da remoto, di ricevere dei buoni pasto, il nido aziendale, l'auto, il tablet e lo smartphone.

Un altro fattore da non sottovalutare riguarda il trasporto e il tempo necessario per raggiungere il luogo di lavoro. Si tratta di costi fissi che andranno ad incidere in modo preponderante sul proprio stipendio ogni mese. Qual è la spesa di carburante o di abbonamento dei mezzi pubblici per raggiungere il luogo di lavoro? Quanto tempo si impiega ogni giorno in mezzo al traffico cittadino? Questi due aspetti non sono da sottovalutare poiché andranno ad incidere sulla qualità della propria vita.

Ultimo aspetto economico, ma non per questo meno importante, riguarda le eventuali ore di straordinario. Se l'impiego che si andrà a svolgere richiede di fermarsi in ufficio oltre l’orario “standard”, è opportuno informarsi fin da subito se questo tempo viene forfettizzato, messo in "banca ore" oppure se verranno pagate solo le ore da contratto.

3.   Il preavviso di licenziamento

Se si ha già un impiego, prima di accettare un'offerta di lavoro è importante informarsi sulla questione relativa al preavviso. Con questo termine si intende la quantità di tempo necessario che deve essere fornita all’attuale azienda quando si rassegnano le dimissioni. Nel caso in cui il periodo di preavviso non dovesse essere rispettato, verrà trattenuto dalla liquidazione finale.

Il lasso di tempo necessario può variare dai 15 giorni ai due mesi, in base al settore in cui si opera e al livello di inquadramento riportato busta paga. Nel caso in cui non si avesse la possibilità di portare a termine il periodo di preavviso, è possibile cercare di trovare un accordo con l'attuale datore di lavoro, accordandosi sulle tempistiche. In alternativa, è possibile richiedere al nuovo datore di lavoro la possibilità di posticipare il proprio ingresso in azienda al fine di non mettere in difficoltà la precedente azienda. In questo modo, si dimostra una certa correttezza e una buona dose di rispetto nei confronti dell'azienda per cui si è lavorato fino a quel momento.

4.   Equilibrio tra vita privata e professionale

L'equilibrio che si crea tra la vita privata e quella professionale è un aspetto che molto spesso viene trascurato. Ma che, alla lunga, potrebbe provocare dissapori con il nuovo datore di lavoro o la nascita di un sentimento di frustrazione da parte del dipendente difficilmente colmabile.

Questa situazione accade soprattutto in quegli impieghi in cui è previsto che ci si fermi al lavoro per più tempo rispetto all'orario concordato. O in quei periodi dell’anno in cui i propri turni lavorativi subiscono continue modifiche. Basta davvero poco per entrare in una spirale di impegni da cui è difficile uscire. Sono queste le circostanze che, giorno dopo giorno, tolgono sempre maggior tempo alla propria vita privata, compromettendo la gestione degli impegni familiari e l’organizzazione del proprio tempo libero.

Nel caso si avessero determinate esigenze a cui non si vuole in alcun modo rinunciare, è bene valutare quanto impegno richiede il nuovo impiego. Sia in termini di ore da trascorrere in ufficio che in tempistiche necessarie per eventuali spostamenti. Non bisogna dimenticare, che una volta che si sono accettate determinate condizioni, risulterà sempre più complesso tornare indietro. E la nascita di frustrazioni e infelicità è davvero dietro l’angolo.

5.   Come rispondere ad un’offerta di lavoro

Una volta che si sono presi in considerazione tutti i suggerimenti che abbiamo riportato nel corso dei paragrafi precedenti e si è deciso di firmare per un nuovo contratto di lavoro, non rimane che rispondere in modo positivo all’offerta di lavoro.

Ma come farlo nel modo corretto? In questo caso, scegliere la mail come sistema di risposta è sempre la soluzione migliore. All’interno del testo, è opportuno ringraziare il nuovo datore di lavoro per la fiducia accordata e per l'opportunità concessa, spiegandogli di essere felici di accettare la proposta fatta.

Suggeriamo, inoltre, di concludere la mail di risposta precisando la data in cui si è disponibili ad iniziare il nuovo impiego. In questo modo, infatti, si potranno evitare eventuali fraintendimenti. E anche la nuova azienda avrà l'opportunità di organizzare al meglio il nuovo inserimento.

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