rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Lavoro

Come cercare lavoro senza stress

Tutti i consigli utili

Sei alla ricerca del lavoro perfetto. Quello che può cambiare definitivamente la tua vita. Ma come ridurre la difficoltà nel processo di ricerca? Ma, soprattutto, come rendere più veloce il percorso e di conseguenza diminuire lo stress? Scopriamo insieme nel corso dei prossimi paragrafi come cercare un impiego senza farsi prendere dall'ansia.

Da cosa è provocato lo stress da ricerca del lavoro?

Partiamo cercando di capire a che disturbi può andare incontro chi soffre di stress da ricerca di lavoro. I due più frequenti possono essere, ad esempio, la sensazione di una crescente incertezza personale provocata dalle molte porte chiuse in faccia e dalla diffidenza verso qualsiasi possibile offerta di lavoro. Soprattutto quelle che si prospettano essere più remunerative. Un altro si manifesta con l’avere importanti dubbi sulle proprie capacità personali e professionali.

A causa dei precedenti insuccessi ci si demotiva durante gli incontri conoscitivi o i colloqui di gruppo e questo può portare ad ansia. In particolar modo nel momento in cui si devono compilare i moduli di contatto per le aziende.

In questo discorso non è da sottovalutare l’importanza del ruolo che occupa la famiglia. Questa dovrebbe essere considerata come la propria ancora di salvezza ma, alle volte, capita che non sia per niente d’aiuto. Né tanto meno un supporto. In alcuni casi, infatti, tende a fare eccessive pressioni, facendogli venire ancora più dubbi e insicurezze, che danno spesso vita ad un vortice di negatività da cui è difficile uscire.

Ma ora non si parla di questo, bensì, di come possiamo fare, in primis, ad uscire da questa spirale di autocommiserazione e poi di capire quale potrebbe essere un metodo tra i tanti che possa esserci d’aiuto per evitare il caricarsi di stress.

Come evitare di farsi prendere dall’ansia?

Una buona ricerca di lavoro parte da un eccellente equilibrio personale. La prima cosa da fare in questi casi è quella di iniziare a dialogare col proprio io interiore e ritrovare la pace con la propria mente. In un momento di totale sconforto, una buona terapia comportamentale ti aiuterà sicuramente a combattere i pensieri negativi che affollano la tua mente.

Una buona strategia è quella di cominciare le proprie giornate evitando pensieri negativi che possano indurci a cambiar rotta. O che possano in qualche modo frenare le opportunità che ti vengono poste.

Non dimenticare, inoltre, di avere sempre cura del tuo corpo. Svolgere con costanza esercizio fisico, mangiare del buon cibo, leggere un libro (anche la mente ha bisogno di esercizio) sono degli ottimi sistemi che aiutano a trovare il proprio equilibrio interiore. Ma che aiutano anche a capire su quale obiettivo focalizzarsi.

Un altro consiglio è quello di applicarsi nel mindfullness. Si tratta di un'ottima pratica che consente di migliorare la gestione delle emozioni e di averne una maggiore consapevolezza.

Un ultimo suggerimento, ma non per questo meno importante, è importantissimo circondarsi di persone positive che conoscano il tuo lato oscuro. Ma che, soprattutto, vedano il bello che c’è in te e che ti spronino a far emergere il tuo lato migliore.

Cercare un lavoro solo quando si è realmente pronti

Bene, giunti a questo punto, dovresti aver riequilibrato il tuo stato d’animo e la tua mente. E ti senti pronto a scontrarti con una nuova ricerca di lavoro. La domanda da porsi in questa fase è: “Sei realmente pronto?” Ossia, pensi di avere un metodo per poterti immettere in una nuova ricerca?

L’errore che più frequente consiste nell’inviare i curriculum diverse volte alle stesse aziende con la speranza che questo cambi la situazione. Eppure, l’incontro con il lavoro dei sogni continua a rimandare l’appuntamento col tuo destino.

E’ così che si rischia di ricominciare ad avere un accumulo di stress e di sfiducia nelle proprie capacità. In tutta questa angoscia c’è il rischio di smettere di cercare un impiego e di rientrare, nonostante gli sforzi fatti per uscirne, nel vortice dell’infelicità. Ed è proprio a quel punto, che magari ci si accontenta del primo posto che ti viene offerto, stanchi di una situazione all’apparenza invalicabile.

Adottare il giusto metodo

Il metodo di ricerca, questa è la condizione che raggruppa la maggior parte delle persone che non riesce a trovare il lavoro dei sogni e che decidono di accettare un’offerta che li accontenta. Il perché è presto detto. Nessuno ha mai insegnato un metodo efficace di ricerca. Sicuramente, come molti, avrai spulciato blog piuttosto che siti internet per ottenere delle linee guida adatte alle tue esigenze, ma senza ottenere i risultati sperati.

Se ti trovi in una situazione simile a questa, una delle tecniche più usate è quella di darsi dei punti di partenza e quindi porsi delle domande efficaci.

Nelle esperienze che si hanno avuto che risultati dimostrabili si sono ottenuti? Si hanno a disposizione dei referenti in grado di aumentare la propria credibilità? Qualcuno è in grado di dimostrare le tue capacità? Con quali aziende che stanno cercando personale si possono condividere queste skills? Ed ultimo, ma non da meno, come riuscire ad interagire con quest’ultime e/o che strumenti si possono utilizzare per arrivare alla loro attenzione?

Mettere un tetto alla propria ricerca

Bene adesso che ti sei dato delle risposte ed hai un quadro chiaro di quale sia il genere di impiego che stai cercando, comincia mettendo il tetto su un numero di aziende (50, 100, 150, quello che ritieni più giusto per iniziare la ricerca) da non superare.

Perché un tetto di ricerca e perché poi bisogna darsi uno stop? Il motivo è presto detto. Avere un numero fisso in testa aiuta a scremare tutte le migliaia di proposte che esistono nel mercato in cui si vuole entrare, eliminando false proposte, quelle poco invitanti o comunque che già si sanno non essere adatte alle proprie ambizioni.

Darsi un termine per la ricerca, invece, serve a dar modo di analizzare i vari motivi per cui le aziende che si avevano selezionato possano non aver risposto alla propria candidatura. O che, addirittura, ci abbiano scartato dopo il primo colloquio conoscitivo.

Una volta seguiti questi step, si ricomincia la ricerca con una maggior consapevolezza del percorso che si sta intraprendendo. E si affinerà sempre più la propria ricerca, limando le imperfezioni e selezionando ancor più minuziosamente le aziende con cui si pensa di avere delle affinità.

Focalizzare l’attenzione sugli annunci migliori

Questo tipo di ricerca darà modo di focalizzare la propria attenzione solo sugli annunci migliori. Ma, soprattutto, eviterà di farti perdere tempo in bizzarri colloqui a discapito di reali opportunità. E darà anche modo di conoscere meglio e più a fondo sé stessi e cosa si sta cercando per la vita futura.

Un passo importante, in questi casi, è anche quello di capire quando dire basta.

Se il settore su cui stai da tempo cercando di entrare risultasse essere saturo, non aspettare che si liberi un posto ma prova a puntare ad altri settori. Capire a fondo sé stessi comporta anche arrivare a conoscere cosa si può dare al mercato del lavoro. E se non dovesse essere “quel lavoro” allora non bisogna pensare a questo momento come ad un fallimento, bensì ad una nuova opportunità o ad una nuova sfida che dia modo di far emergere nuove qualità e doti.

Il bello di questa vita è che ogni giorno ci si alza scommettendo su sé stessi. E quindi perché farsi inondare dalla negatività di chi non vuole farne parte e che anzi cerca di minarne il prosieguo?

Utilizzare tutto ciò come motivazione sarà un buon aiuto per non perdere di vista il proprio obiettivo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Come cercare lavoro senza stress

Today è in caricamento