Resto al Sud, contributi a fondo perduto per i giovani che sognano di fare impresa
La misura affidata a Invitalia è rivolta a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni e vive in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegn e Sicilia
Un incentivo che mira a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali ma anche a supportare le idee di business dei libero professionisti. Si chiama Resto al Sud la misura affidata a Invitalia rivolta a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni e vive in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegn e Sicilia.
I progetti finanziabili
Non sono previsti bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo. Sono finanziabili:
- attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone
- turismo
- attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria)
Come funziona
Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50 mila euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200 mila euro nel caso di società composte da quattro soci. Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60 mila euro.
A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto di 15 mila euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale e fino a un massimo di 40 mila euro per le società. Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi. Possono essere finanziate:
- ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa)
- macchinari, impianti e attrezzature nuovi
- programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione
- spese di gestione tra materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing e garanzie assicurative (massimo 20% del programma di spesa)
Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente. Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono composte da un 50% di contributo a fondo perduto e da un 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le Pmi. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.