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Venerdì, 29 Marzo 2024
Lavoro

Lavoro, come la pandemia ha cambiato le modalità di candidatura

L'emergenza sanitaria ha stravolto moltissimi aspetti delle nostre vite, tra cui anche la ricerca di un'occupazione: un'evoluzione dettata dai tempi con cui stare al passo, soprattutto se si è in cerca di lavoro

La pandemia ha cambiato radicalmente le nostre abitudini. Sia per quel che riguarda le questioni più personali, sia quelle lavorative. E se la maggior parte delle aziende si sta ora concentrando sulle modalità per riprendere la propria attività lavorativa e per far rientrare i dipendenti nel luogo di lavoro mantenendo elevati standard di sicurezza, un’altra sfida coinvolge i candidati.

Chi è alla ricerca di un nuovo lavoro, infatti, adesso si trova in una situazione completamente diversa rispetto a qualche mese fa. E ha la necessità di cambiare le carte in tavola rispetto ai metodi tradizionali per candidarsi ad un’offerta di lavoro. Ma quali sono i principali cambiamenti che hanno coinvolto le figure professionali che stanno cercando un impiego?

Il reclutamento online

In un primo momento le operazioni di reclutamento online sono state utilizzate per lo più per una questione di necessità. Ma da  quella che sembrava una situazione di emergenza, ne è scaturito un modus operandi che, sempre più società, considerano utile. In primo luogo perché permette una valutazione del profilo accurata come durante un tradizionale colloquio di persona. E, in secondo luogo, perché è un enorme risparmio di tempo e di risorse.
Ma in cosa consiste il recruiting online? Con questo termine non ci si riferisce solo alla pubblicazione di un annuncio di lavoro nel web, ma anche alla valutazione dei candidati da remoto e alla selezione dei profili tramite video call.

Dove trovare gli annunci di lavoro?

Nell’arco degli ultimi mesi le operazioni di ricerca del lavoro si sono completamente spostate nel mondo digitale. Sono sempre meno, infatti, le società che si affidano alla pubblicazione delle offerte nelle riviste cartacee. D’altro canto, invece, il mondo del web ha avuto un vero e proprio boom, diventando il nuovo mediatore tra azienda e nuovi potenziali dipendenti.

Ma dove trovare, quindi, gli annunci di lavoro con maggiore facilità? Se si è alla ricerca di un nuovo impiego, si possono consultare siti generalisti, come Euspert  oppure Jobrapido, che raccolgono proposte di qualsiasi settore e grado. In alternativa, è possibile usufruire di piattaforme social dedicate ai professionisti come, ad esempio, Linkedin. Oppure, eventualmente, scaricare app specifiche dove poter caricare sia il proprio cv sempre aggiornato, che un mini video con la propria presentazione come, ad esempio, AppLavoro. 

L’aiuto delle agenzie HR

In una situazione come quella attuale, in cui lo staffing temporaneo è una soluzione che viene sempre più spesso adottata dalle aziende, diventa sempre più indispensabile il coinvolgimento delle agenzie HR per l’identificazione dei candidati più adeguati a coprire una determinata posizione. Attraverso l’utilizzo di figure professionali specializzate nel recruiting è possibile, infatti, trovare il profilo ideale in poco tempo e che abbia un curriculum verificato. 
Non solo. Questa modalità di selezione dei candidati può tornare molto utile soprattutto nelle situazioni in cui diventa indispensabile la programmazione della forza lavoro. Questo strumento, infatti, è perfetto per gestire situazioni in cui bisogna far fronte ad un aumento della mole di lavoro in base alla stagionalità.

Il video colloquio

Il video colloquio è una pratica che viene seguita sempre più spesso nelle operazioni di recruiting e che è in grado di offrire enormi vantaggi sia da parte del selezionatore, che dal candidato. Basti pensare, ad esempio, alla quantità di tempo dimezzata. Così come alla riduzione al minimo della spesa per raggiungere il luogo dell’incontro.

Questa opzione, inoltre, offre la possibilità al recruiter di registrare l’incontro per poterlo analizzare con maggiore attenzione in un secondo momento. Ma anche per rivedere lo svolgimento dell’appuntamento qualche giorno dopo con una nuova ottica. La registrazione della call, però, ha dei vantaggi anche per il candidato che, in questo modo, ha la possibilità di rivedersi e autoanalizzare le risposte date. E, ove possibile, studiare delle strategie di miglioramento per il prossimo colloquio.

Attraverso le video interviste, inoltre, è possibile per il professionista condividere il proprio schermo con il recruiter e mostrargli eventuali progetti che ha realizzato in passato.

Le competenze informatiche

In un panorama lavorativo come quello attuale, diventa fondamentale da parte dei candidati presentarsi alle aziende con delle competenze ben precise. E se si hanno già delle skills tecniche utili a svolgere al meglio il proprio mestiere, non bisogna dimenticare di fare grande attenzione anche alle conoscenze informatiche.

Una richiesta sempre maggiore di dipendenti in smart working o di svolgere le proprie attività da remoto, si traduce di conseguenza nell’esigenza di individuare profili in grado disporre di capacità in ambito digital. 

Di determinante importanza, quindi, segnalare nel proprio cv non solo i browser più utilizzati e i programmi con cui si ha dimestichezza, ma anche dare un certo risalto alla conoscenza di piattaforme che vengono utilizzate durante le sessioni di lavoro da remoto. Ne sono un esempio Skype, Zoom o Teams.

Invio di candidature di qualità

Sono sempre più i recruiter che fanno attenzione alla selezione del personale per la propria azienda, cestinando immediatamente le candidature che risultano non adatte ad una certa posizione.  E’ proprio per questo motivo, che è sempre più consigliato ai candidati evitare di effettuare invii di massa del proprio cv per qualsiasi impiego. Anzi, piuttosto, è preferibile dedicarsi all’invio di candidature di qualità, corredate da lettere di presentazione scritte ad hoc. Ma non solo. 

Ogni volta che si invia un cv è buona regola sistemarlo, dando una certa importanza alle proprie competenze e peculiarità che l’azienda che lo riceve potrebbe vedere con un occhio di maggiore riguardo. E questo vale sia per le precedenti esperienze lavorative, che per le soft skills acquisite negli anni.

La formazione continua

Le aziende sanno bene che in questo periodo il mercato del lavoro non è tra i più floridi. Soprattutto se si vanno a prendere in considerazione determinati settori professionali. Eppure, questa situazione viene vista sempre più come un’opportunità per concentrarsi sulla propria formazione.

Nel corso degli ultimi mesi si è visto con una sempre maggiore frequenza la necessità da parte delle società di attirare delle persone in grado di reinventarsi costantemente. Ma anche che fossero disposte a crescere. 
Nel caso in cui si fosse disoccupati da diverso tempo, quindi, è opportuno non rimanere fermi. Ma, anzi, cercare di approfondire le proprie competenze attraverso corsi online, webinar o seminari. Questa attitudine è un dettaglio sempre più apprezzato in fase di recruiting. 

Una questione eticaLe aziende richiedono sempre più una coscienza etica da parte del dipendente. E con questi termini non ci si riferisce solamente ad una questione di trasparenza e onestà con i propri colleghi e superiori. Ma riguarda anche una sorta di fedeltà nei confronti del nuovo titolare.

Accade con sempre maggiore frequenza, infatti, che si incontrino realtà lavorative che siano disposte ad investire sull’assunzione di nuove personale nel medio e lungo periodo. E questo stesso impegno, viene richiesto anche ai candidati che hanno risposto ad un annuncio. 

La categoria dei mercenari, in grado di abbandonare la nave da un momento all’altro, viene sempre più bandita dai recruiter che, nel caso in cui si trovino di fronte ad una situazione del genere, se ne tengono ben volentieri alla larga.   

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