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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia Italia

Tutti i tagli del Governo, spariti anche i fondi all'istituto di ricerca di Rita Levi Montalcini

Disabili e politiche sociali dimenticati dal governo: cosa c'è e cosa manca nella legge di bilancio. Anche il fondo per la" legge dopo di noi" diventa un giallo

Non c'è traccia, nel testo della Legge di Stabilità, del contributo straordinario per l'Istituto Europeo di Ricerca sul Cervello (Ebri) voluto e fondato dal premio Nobel Rita Levi Montalcini, eccellenza nella ricerca di livello internazionale su malattie tra le quali Alzheimer e Parkinsondolore cronicoautismo e malattie degenerative degli occhi. Il rischio, quindi, è quello di dover chiudere. 

Negli ultimi dieci anni il centro ha sempre potuto contare su due milioni di euro stanziati dalle Leggi di Bilancio, ma in questa non c’è traccia del contributo. La mancata riconferma del contributo straordinario per l’EBRI porterebbe alla impossibilità di mantenere la struttura fondata nel 2002 da Rita Levi Montalcini,con cui portare avanti i progetti in corso, con conseguenze quali la restituzione dei finanziamenti ricevuti dall’estero, licenziamento dei ricercatori, interruzione di dottorati di ricerca e tesi di laurea, e mancati rinnovi di borse di studio per i giovani ricercatori. 

Per questo motivo i ricercatori si sono rivolti al Capo dello StatoSergio Mattarella, “perché intervenga con la Sua autorevolezza affinché il Parlamento discuta ed approvi un emendamento alla legge di bilancio che mantenga in vita l'Ebri".

La notizia arriva nel giorno del sit-in di protesta in piazza di Montecitorio, davanti alla Camera dei Deputati, da parte dei rappresentanti di diverse associazioni di disabili contro Rocco Casalino, il portavoce del premier Giuseppe Conte, per le parole su 'vecchi e down' pronunciate in un video alcuni anni fa. "Recitava? Le sue scuse non ci bastano e non ci convincono e chiediamo le sue dimissioni - afferma il vicepresidente Aniep Andrea Silvestrini - Lo stesso Casalino ci ha chiamati per chiederci di non fare questo sit-in".

"Ma noi, da qui, chiediamo una presa di posizione da parte del governo perché da parte loro in questi giorni c'è stato solo silenzio". 

"Disapprovazione e sdegno" per il silenzio del ministro Fontana, sono stati espressi a Palazzo Madama dal senatore Pd Davide Faraone che sottolinea come lo stesso silenzio vi sia stato anche nei confronti di Beppe Grillo quando aveva attaccato, insultato, offeso le persone autistiche nel corso della manifestazione del M5s al Circo Massimo.

Una mancanza di sensibilità verso le minoranze da parte del Governo ravvisata anche da Laura Boldrini, ex presidente della Camera e ora Deputato di Sinistra Italiana che non ha fatto mancare il suo saluto al sit-in.

Ma la politica del Governo Conte è davvero così poco attenta al Sociale? Guardando gli impegni presi dal governo con la manovra 2019 si ravvisano alcuni elementi su cui puntare l'attenzione. Nella relazione illustrativa della Manovra 2019 si legge come "siano rifinanziati il fondo per le non autosufficienze (0,1 miliardi annui dal 2019), quello per le politiche sociali (0,12 miliardi annui dal 2019) e quello per le politiche per la famiglia (0,1 miliardi annui dal 2019)".

Ovvero aumentano i fondi per la non autosufficienza e per le politiche per la famiglia ma secondo le associazioni che difendono i diritti delle persone con disabilità non bastano. 

A Today.it Pietro Barbieri responsabile welfare della nuova segreteria Pd conferma: "Nel Def c'era un intero capitolo dedicato ad interventi a favore della disabilità, promesse che sono rimaste per la maggior parte tali".  E in effetti nella Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza molti degli interventi a favore della disabilità erano demandati al Reddito di Cittadinanza e alla Pensione di Cittadinanza che come abbiamo visto non ha ancora trovato spazio nella Manovra e nelle intenzioni del governo finirà in una legge collegata al bilancio.

Ma ora vediamo cosa c'è nella Manovra 2018

100 milioni in più per la non autosufficienza

L'aumento del fondo per la non autosufficienza è la buona notizia che la legge di bilancio contiene e destina alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Il testo del disegno di legge presentato alla Camera, infatti, non lascia dubbi in merito all'incremento delle risorse destinate alla non autosufficienza.

Già lo scorso 6 novembre il Ministro Lorenzo Fontana ha firmato il decreto di riparto del Fondo per le politiche per la famiglia 2018. Si tratta di oltre 4 milioni di euro assegnati alle Regioni affinché possano potenziare i centri per la famiglia e le attività di carattere sociale dei consultori familiari. La nuova legge di Bilancio per il prossimo anno prevede che l'ammontare del fondo sarà portato a 100 milioni di euro con l'obiettivo di sostenere il rilancio della natalità: l'intervento vale 300 milioni di euro per il trienno 2019-2020 per le politiche di sostegno alla famiglia. 100 milioni di euro l'anno come si evince sia dal tomo I sia dal tomo III (del disegno di legge di bilancio) sono destinati al Fondo per le politiche familiari, Fondo Non Autosufficienza e Fondo per le politiche sociali.

Come spiegato dal ministro Lorenzo Fontana nell’Aula del Senato - rispondendo a un’interrogazione di Edoardo Patriarca (PD) - i fondi saranno stanziati prioritariamente per il welfare aziendale e per sostenere le aziende che fanno investimenti profamiglia e pronatalità. "Riguardo alle misure per gli asili nido, saranno stanziati 960 milioni di euro nel prossimo triennio"

"Il fondo per le non autosufficienze - spiega inoltre Fontana - passa così da 450 milioni di euro l'anno a circa 550 milioni di euro all'anno". Il fondo per il 2018 - come si evince dal comodo consultivo della fondazione Anci - ammontava a 462,2 milioni di euro, di cui 447,2 destinati alle regioni, 15 al ministero delle Politiche sociali.

Tante le promesse e le dichiarazioni, dagli asili gratuiti all'innalzamento delle indennità di maternità, dalle agevolazioni per il rimborso delle baby sitter a misure di conciliazione tra lavoro e vita familiare fino all'IVA a zero per i prodotti neonatali e per l'infanzia.

Il giallo del fondo Dopo di noi 

La promessa di reintegrare di 5 milioni di euro il fondo Dopo di noi pare essere sfumata: dal governo confermano lo stanziamento per il fondo destinato a disabili che non possono contare sull’appoggio di genitori o familiari, 51,5 milioni da suddividere tra le Regioni. Eppure come denuncia Roberto Speziale, presidente di Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità "nel testo della Manovra non compare per nulla la voce relativa al Fondo per la legge 112/2016 sul dopo di noi".

Manca inoltre l'annunciata introduzione dell'Iva agevolata per i prodotti di prima infanzia ("In fase di approfondimento" spiega Fontana). 

Tra le promesse da verificare l'incremento da 12 anni a 16 anni l'età del figlio entro la quale al genitore è consentito di accedere al congedo di maternità aumentando anche la flessibilità sia in termini di mesi di assenza dal lavoro che di decurtazione dello stipendo. Ma per ora restano promesse. 

Il Comitato 16 Novembre, da anni sentinella dell'impegno delle istituzioni nei confronti della non autosufficienza però sottolinea come i soldi non bastino: "È uno sforzo irrisorio – sottoliena la presidente, Mariangela Lamanna  – Il governo sa perfettamente che il fondo non autosufficienza ha bisogno di almeno 1 miliardo."

Per il resto si lima un po' ovunque come spiega a Vita.it una tabella riepilogativa compilata da Gianfranco De Robertis, consulente di Anffas.

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