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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Di Maio promette: "Entro fine 2018 lo stop alle aperture domenicali dei negozi"

Il vicepremier: "L'orario degli esercizi commerciali non può più essere liberalizzato come fatto dal governo Monti perché sta distruggendo le famiglie italiane"

"Sicuramente entro l'anno approveremo la legge che impone uno stop nei weekend e nei festivi a centri commerciali ed esercizi commerciali, con delle turnazioni ma l'orario degli esercizi commerciali non può più essere liberalizzato come fatto dal governo Monti perché sta distruggendo le famiglie italiane". E' quanto ha affermato il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, in diretta Facebook a margine della Fiera del Levante a Bari. "Bisogna ricominciare a disciplinare gli orari di apertura e chiusura", ha sottolineato.

Le 5 'chiavi' per chiudere i negozi la domenica

Lo stop alle aperture domenicali

"Imporre la chiusura domenicale agli esercizi commerciali è una misura irrazionale, anti-investimenti, anti-crescita e anti-occupazione (basta vedere le decine di migliaia di nuovi assunti nella grande distribuzione dopo il salva Italia del 2012). Ed è anche classista perché sono moltissimi i consumatori delle fasce meno agiate che scelgono la domenica per gli acquisti con la famiglia nei centri commerciali". Lo scrive su Facebook il coordinatore di +Europa, Benedetto Della Vedova.

"Se Di Maio ritiene che servano ulteriori garanzie e benefici per chi presta lavoro festivo, da ministro del Lavoro proponga nuove misure più efficaci. Ma Di Maio Ministro dello Sviluppo Economico, chiudendo negozi e centri commerciali la domenica, penalizza l`economia italiana e favorisce Amazon, Alibaba e gli altri colossi del commercio online i cui negozi virtuali non chiudono mai. E, infine, Di Maio - conclude Della Vedova - chiuderà anche i negozi di stazioni, porti e autogrill?".

Negozi chiusi la domenica, arriva la proposta di legge

La proposta di legge

La proposta di legge più 'drastica' e restrittiva è quella della Lega firmata da Barbara Saltamartini, che prevede la reintroduzione della chiusura obbligatoria la domenica e nei festivi, con delle possibili deroghe limitate soltanto ai piccoli esercizi commerciali nelle città turistiche. L'idea presentata dalla Lega prevede anche un tetto di otto aperture straordinarie: le quattro domeniche di dicembre più altre quattro da scegliere nel resto dell'anno. Un taglio netto all'autonomia rilasciata ai tempi del governo tecnico di Monti, che ha ricevuto commenti sia positivi che negativi. Se Francesco Iacovone dei Cobas si tratta di una “proposta ottima”, non è della stessa idea il presidente del Codacons Carlo Rienzi: “Se vogliono uccidere il commercio in Italia, l'iter è quello giusto”. 

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