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Martedì, 23 Aprile 2024
ECONOMIA

Lettera dall'Europa: non si fidano dei conti di Renzi

Dalla Commissione, a firma del ministro dell'Economia Jyrki Katainen, chiedono chiarimenti in marito alla legge di Stabilità. C'è una "deviazione significativa" rispetto agli obiettivi di risanamento cui l'Italia è tenuta dal patto di stabilità

Altro governo, altra lettera. La Commissione europea ha rilevato una "deviazione significativa" in quanto previsto nella legge di Stabilità, rispetto agli obiettivi di risanamento cui l'Italia è tenuta dal Patto europeo sui conti pubblici. In particolare, nella lettera formale di richiesta di chiarimenti inviata dal responsabile Affari economici, Jyrki Katainen, si rileva che l'aggiustamento del bilancio strutturale 2015 risulterebbe "inferiore a quello richiesto" in osservanza delle regole transitorie sulla riduzione del debito-Pil.

LA LETTERA - Per questo è stato deciso di effettuare questa consultazione formale con il governo Renzi e nella lettera, pubblicata sul sito internet del ministero dell'Economia (marcata come "strettamente confidenziale"), Katainen sollecita l'Italia a rispondere entro il 24 ottobre. Al tempo stesso però l'eurocommissario uscente, che a inizio novembre assumerrà un altro ruolo nella nuova commissione a guida Juncker, afferma di perseguire "un dialogo costruttivo con l'Italia in vista di dare una valutazione finale".

DOMANI LA RISPOSTA - E' dunque arrivata la richiesta della commissione europea di "informazioni aggiuntive" sulla legge di stabilità. L'Italia risponderà "entro domani", come si legge sul sito del ministero dell'Economia.

LEGGI LA LETTERA QUI

"La Commissione europea ha cominciato l'analisi del Documento programmatico di bilancio 2015 che i Paesi dell'Eurozona hanno trasmesso il 15 ottobre. Alla luce del piano italiano, che prevede la deviazione temporanea dal percorso di raggiungimento dell'obiettivo di medio termine (MTO), la Commissione ha chiesto all'Italia informazioni aggiuntive che ne chiariscano le ragioni e i presupposti. Gli uffici tecnici del ministero dell'Economia e delle Finanze sono già in contatto con la direzione ECFIN a Bruxelles, così come il governo italiano è in contatto con la Commissione europea. Il governo italiano risponderà alla richiesta di chiarimento entro domani", si legge ancora sul sito del ministero.

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