Robot al posto degli operai dei jeans: la svolta di Levi's
L'azienda sostituisce la manodopera con il laser: "Questo è il futuro della produzione"
Gli obiettivi dichiarati sono due: velocizzare i processi di produzione per battere la concorrenza - rendendo i capi disponibili nei negozi in un lasso di tempo più breve - e risparmiare sui costi. Ed è per questo che Levi Strauss, l’azienda simbolo dei blue jeans, è pronta a sostituire i lavoratori con i laser, almeno in una parte della lavorazione. L’azienda ha infatti annunciato che sostituirà le persone con le macchine nel processo che rende i jeans vintage. Entro il 2020, dunque, saranno solo i laser a creare buchi, sbiancamenti e strappi sul tessuto: possono ridurre lo spessore del tessuto e scolorirlo in 90 secondi anziché nei 6-8 minuti del lavoro a mano. In più consentirebbero di diminuire l'uso di sostanze chimiche, ridotte dalle oltre mille di adesso a poche decine.
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Levi's, i laser sostituiscono i lavoratori
"Indirizzeremo i lavoratori su altri processi", ha spiegato Oscar Gonzalez, presidente del gruppo. Il colosso del denim ha iniziato già a usare i robot e spera, entro pochi anni, di sostituirli agli esseri umani che si occupano del lavoro di rifinitura dei jeans. L’obiettivo è abbattere sprechi e costi, riducendo i tempi di produzione, troppo lenta per rispondere alle tendenze della moda che è invece in rapida evoluzione. L’azienda non ha detto quanto sta investendo in questa iniziativa, ma probabilmente i costi saranno a carico dei suoi fornitori sparsi in tutto il mondo.
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La concorrenza di H&M e Zara
L'introduzione dei laser è l'ultima iniziativa dell'amministratore delegato Chip Bergh, ex dirigente di Procter & Gamble, arrivato nel gruppo nel 2011. "Questo è il futuro della produzione di jeans", ha commentato il Ceo al Financial Times. Questo mese Levi Strauss ha pubblicato utili del 2017 in calo del 3%, a 281 milioni di dollari. Negli ultimi anni Levi Strauss ha subito la forte concorrenza di marchi del "fast fashion" come H&M e Zara, economici e in grado di cambiare velocemente le proprie collezioni.