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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Sirti, la favola dura un anno: torna l'incubo licenziamento per 764 dipendenti

La denuncia della Fiom-Cgil: ''Ad un anno dall'accordo siglato al Mise, l'azienda vuole licenziare 764 lavoratori e lavoratrici''. La replica: ''Settore in pesante contrazione''

Un anno fa si brindava all'accordo siglato al ministero dello Sviluppo Economico, che scongiurava i licenziamenti. Adesso i lavoratori Sirti, azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di grandi reti di telecomunicazione, piombano nuovamente nell'incubo di perdere il posto di lavoro.

Sirti, procedura di licenziamento per 764 dipendenti

Ad annunciare l'inaspettata (e spiacevole) notizia è stata la Fiom-Cgil in una nota: ''Sirti vuole licenziare 764 lavoratori e lavoratrici, dopo soltanto un anno dall’accordo siglato al Ministero dello Sviluppo Economico che prevedeva l’utilizzo del contratto di solidarietà, la rinuncia ai licenziamenti e la tutela dei posti di lavoro''.

Il sindacato, attraverso le parole di Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil, ha richiesto una convocazione urgente al Ministero: ''Per quanto ci riguarda non c'e' nessuna disponibilità a parlare di ulteriori esuberi. È necessaria una convocazione urgente al Mise che affronti la questione di Sirti. Sono mesi che chiediamo di discutere della crisi del settore delle telecomunicazioni, che i lavoratori continuano a pagare". 

In questo senso una giornata fondamentale sarà quella di mercoledì 4 marzo, giorno in cui è previsto l’incontro tra l’azienda e le organizzazioni sindacali, come ricorca la stessa Tibaldi: In quell’occasione valuteremo insieme ai lavoratori le iniziative da intraprendere a fronte di questa gravissima azione di Sirti”. 

Licenziamenti Sirti, la replica dell'azienda: ''Settore in continua crisi''

Sirti ha replicato alla Fiom-Cgil con una nota, ricordando che ''l'accordo dello scorso anno si era reso necessario” alla luce dei “significativi cambiamenti strutturali” subiti dal mercato delle telecomunicazioni nel corso degli ultimi anni''.

''Un settore sempre più caratterizzato da una pesante contrazione del giro d’affari a discapito degli operatori, con conseguenze negative su tutto il comparto in termini di erosione dei prezzi, inasprimento della concorrenza e perdita di marginalità fino a livelli non sostenibili”.

''Abbiamo attivato il tavolo di dialogo - spiega l'azienda  - per concordare la prevista evoluzione del piano sociale a supporto dell’attuale Piano Strategico di Trasformazione anche alla luce delle perduranti condizioni critiche del mercato delle telecomunicazioni in Italia''.

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