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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Italia

Ritorna la Lira, non è una bufala ma una criptovaluta

Truffa o rivoluzione? Esperti divisi sul ritorno del "caro" vecchio conio che riappare come moneta digitale

A sedici anni dal passaggio all'euro la Lira italiana torna sul mercato: non è una bufala ma è l'universo parallelo delle monete digitali, le criptovalute che tanti italiani hanno scoperto con la moda del Bitcoin, la moneta che non c'è ma prometteva guadagni in doppia cifra sul mercato finanziario. 

Il ritorno alla Lira italiana che non circola più dall’ormai lontano febbraio del 2002, è possibile grazie ad un progetto italoamericano, denominato ITL, Italian Lira, nato nel 2017.  L'obiettivo finale del progetto è quello di creare un sistema di pagamento utilizzando la tecnologia Blockchain, ovvero la vera anima delle criptovalute.

Lira italiana: cos’è e come funziona

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Il progetto della criptovaluta Italian Lira (ITL) si basa sulla blockchain di Ethereum, e come nel sistema Bitcoin il numero massimo di monete è stato fissato in 100 miliardi, cifra che sarà raggiunta - secondo gli sviluppatori - entro il 2032 ma tutto dipenderà dalla risposta degli investitori: ad oggi sono decine le criptovalute trattate quotidianamente sul mercato finanziario.

Come riportato da Qui Finanza, “Italian Lira” può essere comprata su Stocks Exchange, Token Store, ForkDelta, EtherDelta. Il progetto, seppur ambizioso, desta qualche perplessità: i precedenti progetti non sono mai decollati

Come si legge sul sito ufficiale Italian Lira è sviluppata da un gruppo di giovani che provengono da 5 continenti, e promettono velocità, privacy e sicurezza:

"Con Lira Italiana è possibile effettuare transazioni di denaro in ogni parte del mondo, ma soprattutto nell’arco di pochissimi secondi grazie alla blockchain di Ethereum. Il token permette tra le altre cose di avere il controllo totale delle proprie informazioni finanziarie, il tutto in completa sicurezza".

"La Lira.20 - promettono gli sviluppatori - sarà altresì svincolata dalle fluttuazioni dell’inflazione" vera e propria croce per chi ricorda il caro vecchio conio rimasto per 142 anni nelle tasche degli italiani da quando fu coniata nel 1860 fu coniata a Firenze una moneta con la scritta "lira italiana" e passata ad unità monetaria del regno di Vittorio Emanuele II nel 1862.

Intanto nel panorama delle criptomonete nell’ultimo weekend del mese di marzo, è sempre Bitcoin a fare la parte del leone con una valutazione pari ad oltre 8 mila dollari per ogni moneta digitale, nonostante le spinte ribassiste degli scorsi mesi. Stazionario sopra i 500 dollari Ethereum, ben distante dalla quotazione superiore a mille dollari raggiunta nei mesi di gennaio e nella prima parte di febbraio, i mesi in cui esplose la moda delle criptovalute. 

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Sul sito è disponibile anche la roadmap del progetto. Oltre agli obiettivi realizzati nel 2017 e quelli in corso di sviluppo nel 2018 e nel 2018, si legge che nel 2020 sarà ultimato il design e lo sviluppo dei terminali POS basati sulla Blockchain. Mentre nel 2021 dovrebbe essere disponibile la distribuzione dei POS ai negozi mondiali, tramite la tecnologia wireless Blockchain. Quindi, nel 2022 toccherà allo sviluppo e distribuzione dei sistemi di pagamento mobile via wireless. Nel 2023 è prevista l’apertura degli uffici ITL in 5 continenti con team di sviluppo collegati; tutto questo per aprire alle prospettive del 2024, con nuove idee e nuovi sviluppi.

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Quando Berlusconi diceva: "Faremo tornare l'Italia alla Lira" 

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