Mahle, sospiro di sollievo: licenziamenti scongiurati, c'è la cassa integrazione
L'azienda ha accolto la richiesta del Ministero dello Sviluppo economico, ritirando la procedura di licenziamento collettivo per 453 dipendenti.
Da Roma arriva una buona notizia per i lavoratori della Mahle Motori: l'azienda ha ritirato la procedura di licenziamento collettivo che riguardava i 453 operai degli stabilimenti di La Loggia, vicino a Torino, e Saluzzo in provincia di Cuneo. La conferma arriva direttamente dal Ministero dello Sviluppo economico, che ha diffuso una nota al termine del tavolo su Mahle Motori che è stato presieduto dalla sottosegretaria Alessandra Todde e dal Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial, a cui hanno partecipato la Regione Piemonte, il Comune di Saluzzo, l'azienda e i sindacati. L'azienda, infatti,"si è impegnata a non avviare azioni unilaterali, a proseguire il confronto tra le parti sia in sede locale che aziendale e a dare mandato ad un advisor per verificare la presenza di potenziali investitori interessati". Inoltre, "verrà valutata la possibilità di ricollocare i lavoratori all'interno dell'azienda e di mettere a disposizione incentivi all'esodo, avviando al contempo la richiesta di utilizzo di ammortizzatori sociali previsti per la reindustrializzazione".
Mahle, il presidente della Regione Piemonte: ''Un passo importante''
Il ritiro della procedura di licenziamento per gli oltre 450 lavoratori della Mahle annunciato oggi dall'azienda al tavolo convocato al Mise "è un passo importante". Lo sottolinea il presidente del Piemonte, Alberto Cirio che commenta "la Regione aveva assunto una posizione chiara nell'ultimo incontro con i rappresentanti dei lavoratori, non avremmo accettato nessun licenziamento e così è stato. Un risultato importante che adesso ci dà il tempo e gli ammortizzatori per gestire la situazione e approfondire le strade per dare un futuro ai due stabilimenti di Saluzzo e La Loggia e a tutti i lavoratori". L'accordo prevede, infatti, il passaggio per una cassa integrazione per cessazione e reindustrializzazione, che verrà affiancato da una forte azione della Regione, che metterà in campo tutte le politiche attive a disposizione ed eventuali incentivi alle imprese che si proporranno per rilevare i siti di Saluzzo e La Loggia.
"Ora si apre un percorso nuovo - aggiunge l'assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino - grazie alla buona volontà di tutti, dalle parti sociali all'azienda, che si è resa disponibile a tornare sui propri passi considerando un'ipotesi alternativa al licenziamento collettivo, scelta che apprezziamo e auspicavamo, L'assessorato si metterà già da subito a totale disposizione sia per tutte le attività di supporto ai lavoratori, con la messa in campo di tutte le politiche attive a disposizione e della formazione adeguata, sia a supporto della reindustrializzazione dei siti di Saluzzo e La Loggia, con misure e strumenti che possano favorirne il processo, agevolando eventuali nuovo investitori".
Mahle, il sottosegretario Todde su Facebook: ''La priorità è il futuro occupazionale''
"Oggi ho presieduto al ministero dello Sviluppo Economico il tavolo Mahle Motori, azienda che produce componenti per il settore automotive. Mahle ha accolto la richiesta del Ministero di procedere al ritiro della procedura di licenziamento collettivo per 453 lavoratori dei due stabilimenti piemontesi di La Loggia, vicino a Torino, e Saluzzo in provincia di Cuneo". Così in un post su Facebook Alessandra Todde, la sottosegretaria allo Sviluppo economico.
Il risultato di oggi, conclude, "è dovuto al modo serio e strutturato in cui sta lavorando il ministero per mettere in campo ogni azione e strumento per ridare un futuro ai due stabilimenti. Per noi è prioritario il futuro produttivo degli stabilimenti e la salvaguardia occupazionale".