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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Nella Manovra il governo impasta un milione per la cultura ebraica e l'obbligo di vendere solo radio digitali

Il Governo presenta l’atteso pacchetto di emendamenti del governo al ddl bilancio, in commissione Bilancio al Senato, che contiene 18 proposte di modifica, dal pacchetto scuole belle, a Pompei, e agli immancabili lavoratori socialmente utili di Palermo

Dalle radio digitali alle colf, da Pompei ai trasferimenti del personale della Polizia fino a stanziamenti di risorse per la Fondazione Graziadio Isaia Ascoli e le immancabili misure per gli Lsu di Palermo. Sono molti i temi toccati da un nuovo pacchetto di emendamenti che il governo ha presentato alla manovra in commissione Bilancio del Senato.

Dovrebbero riprendere sabato e proseguire per tutto il week-end le votazioni in commissione Bilancio del Senato sulla manovra mentre l'approdo in Aula del provvedimento potrebbe slittare anche a mercoledì.

Manovra, dal 2020 in vendita solo radio digitali

Dal 2020 potranno essere vendute solo radio in grado di ricevere il segnale digitale. L'emendamento riordina gli spetri di trasmissione e regola la transizione verso i servizi 5G.

L'obbligo di vendere esclusivamente radio dotate anche di ricezione digitale è uno dei passi, più volte sollecitato anche dall'Agcom, per poter definire una percorso che porti a fissare una data per lo switch-off verso il digitale anche per le trasmissioni radiofoniche.

L'altro è il completamento della rete di trasmissione digitale. Tutti i principali network già trasmettono in digitale ma la copertura in Italia non è ancor completa. In alcune aree del Nord Italia si è già arrivati al 90%, lungo le autostrade si stanno completando le infrastrutture di trasmissione e i servizi avanzati di informazioni sul trafico, ma in altre zone del Paese si è ancora molto indietro.

Il consorzio DAB Italia (che riunisce Radio DeeJay, Radio Capital, m2o, RDS, Radio Maria, Radio Radicale, Radio 24 - Il Sole 24 Ore, R101) entro la fine del 2017 punta a coprire il 95% delle province italiane con il suo segnale arrivando a raggiungere l'85% della popolazione in mobilità e il 60% degli ascoltatori domestici. Attivi anche altri consorzi come Rai DAB e EuroDab con coperture tra il 43% e il 65% della popolazione.

Da segnalare che l'unico pese al mondo ad avere avviato lo switch-off verso la radio digitale è la Norvegia all'inizio del 2017. La Svizzera lo ha già programmato per il 2020 mentre Gran Bretagna e Danimarca dovrebbero iniziare tra il 2020 e il 2022.

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