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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Lotta alla povertà, ecobonus e aumenti per gli statali: ecco la manovra da 20 miliardi

Questi i cardini della nuova legge di Bilancio che il ministro dell'Economia definisce "efficace e compatta"

"Efficace e compatta". Pier Carlo Padoan definisce così la manovra che il governo si appresta a varare al cdm. Poche, grandi misure, come anticipa l'Ansa, con gran parte delle risorse assorbite dall'eliminazione della clausola di salvaguardia sull'Iva. 

Una parte delle coperture della manovra è garantita da alcuni interventi contenuti nel decreto, gli altri fondi arriveranno da nuove misure. Il menù, tuttavia, non è ancora completo e il governo è alla ricerca di risorse aggiuntive per un provvedimento che già così come è stato illustrato al Parlamento parte da un valore di 19,6 miliardi.

Questi i cardini della manovra: incentivi agli investimenti, rinnovo del contratto agli statali, decontribuzione per le assunzioni stabili dei giovani, rafforzamento del reddito di inclusione. Confermato anche l'ecobonus, mentre è rimandata al 2019 la fatturazione elettronica tra privati. 

Sgravi per i giovani

Sono previsti stanziamenti fino a 338 milioni per il 2018, che poi saliranno esponenzialmente. Lo sgravio dovrebbe configurarsi nel taglio del 50% dei contributi per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato, anche se l'obiettivo è quello di allargarllo anche agli autonomi. Ancora da definire la fascia di età (under 29 o under 32, anche se indiscrezioni di stampa parlano di under 35 almeno per il primo anno) e l'ampiezza della platea, da cui dipenderà probabilmente anche il tetto allo sconto. Lo sgravio dovrebbe arrivare invece al 100% per il Sud, confermando l'attuale normativa.

Misure di contrasto alla povertà

Il governo punta ad avere 600 milioni in più nel 2018, 900 milioni nel 2019 e 1,2 miliardi nel 2020 per la coesione sociale e il finanziamento del nuovo reddito di inclusione. Parte della maggioranza insiste anche per interventi a favore delle famiglie numerose in difficoltà economica, ma non è detto che nel testo iniziale del ddl possano trovare spazio, spiega l'Ansa. 

Ecobonus

L'ecobus sarà sicuramente sarà confermato anche nel 2018, con uno sconto fiscale un po' più basso (al 50% anziché al 65%) per le finestre o le caldaie a condensazione, ma allargato anche agli incapienti grazie alla possibilità di cessione del credito. Secondo l'Ansa, una delle ipotesi è di legare l'entità dello sconto all'obiettivo di miglioramento energetico raggiunto.

Imprese e investimenti pubblici

Per gli investimenti delle amministrazioni centrali e locali sono in arrivo 300 milioni nel 2018, 1,3 miliardi nel 2019 e 1,9 miliardi nel 2020, mentre i superammortamenti peer le imprese dovrebbero essere confermati anche se leggermente più bassi. Previsto un aumento da 85 euro in busta paga per i dipendenti pubblici, che costerebbe 1,6 miliardi. A crescere sarebbero anche gli stipendi dei presidi, che verranno gradualmente equiparati ai dirigenti pubblici, e quelli dei professori.

Bonus 18enni, sconti autobus e province

Il bonus cultura da 500 euro potrebbe essere rinnovato, con un costo di 290 milioni. In forse le detrazioni per gli abbonamenti ai mezzi pubblici, mentre qualche stanziamento potrebbe arrivare, anche quest'anno, per le Province.  Per favorire le donne, si pensa ad uno "sconto" sull'Ape social di 6 mesi per figlio, per un massimo di 2 anni.

Fatturazione elettronica

La e-fattura per privati dovrebbe essere obbligatoria per le imprese solo nel 2019, mentre la web tax dovrebbe essere aggiunta in Parlamento, come i correttivi allo spesometro e gli incentivi all'utilizzo del Pos. 

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