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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Italia

La nuova manovra fiscale? "Tutta tasse e contraddizioni". L'allarme

Consumatori, sindacati e industriali concordi: a pagare il conto saranno le famiglie, e sarà un conto salato. Secondo il Codacons si potrebbe arrivare ben oltre 230 euro l'anno solo di nuove tasse. E per Confindustria il disegno di legge è "senza visione"

Una manovra "senza visione" e "contraddittoria". Non usa mezze misure Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria in audizione sulla legge di Bilancio davanti del commissioni Bilancio riunite al Senato cui indica le criticità del disegno di legge Bilancio.

Per gli industriali le contraddizioni emergono in particolar modo dall'impianto che, mirando a disattivare le clausole di salvaguardia che avrebbero portato ad un aumento dell'Iva, ha necessariamente portato all'introduzione di nuove imposte come la sugar tax e la plastic tax. Queste due misure secondo confindustria indebolirebbero la domanda interna e al tempo stesso l'innovazione.

Altra contraddizione arriva dal fatto che si accompagna la riduzione del cuneo fiscale col contestuale innalzamento della tassazione sulle auto aziendali, vera e propria stangata per circa 2 milioni di lavoratori, incidendo altresì negativamente sul settore dell'automotive. "Di fatto si tassa un bene che è già tassato e lo si fa intervenendo sulla busta paga dei dipendenti e sugli oneri contributivi dei datori di lavoro".

Confindustria punta il dito anche su una "terza contraddizione" che riguarda il rilancio degli investimenti pubblici" e "la contestuale limitazione alla deducibilità delle quote di ammortamento dei beni gratuitamente devolvibili alla scadenza di una concessione autostradale. Tale limitazione, oltre a sollevare dubbi di costituzionalità, rischia di frenare gli investimenti infrastrutturali considerando che le imprese concessionarie saranno nell'impossibilità di dedurre, nell'arco della concessione, il costo di realizzazione dell'infrastruttura".

Luci e ombre quindi in una manovra che - secondo confindustria - non potrà incidere sulla economia italiana, annodata ormai in un trend stagnante. "Al di là di alcune importanti misure di sostegno alle imprese (per esempio Industria 4.0; incentivi ristrutturazioni ed efficienza energetica; credito d'imposta Sud) e della disattivazione delle clausole di salvaguardia, manca - insiste Panucci - una visione di politica economica coerente con gli obiettivi auspicati dal mondo produttivo".

Tutte le nuove tasse della manovra

Le criticità come abbiamo già visto vertono in particolare sulla imposizione fiscale ed in particolare su due nuove imposte: la plastic tax e la sugar tax. Dalla tassa sulla plastica il governo conta di racimolare circa 1,1 miliardi nel 2020, 1,8 nel 2021 e 1,5 nel 2022 ma Confindustria prevede che possa danneggiare settori produttivi disparati, finanche quello chimico e alimentare. L'ufficio studi di Confindustria stima che la plastic tax possa portare ad un aumento del 10% del prezzo dei prodotti di larghissimo consumo, impattando sulla spese delle famiglie con un vero e proprio tsunami da 109 euro all'anno.

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A pagare il conto della Manovra saranno infatti le famiglie, e sarà un conto salato: secondo l'associazione dei consumatori Codacons si potrebbe arrivare ad un conto di ben oltre 230 euro l'anno solo per le nuove tasse.

Il Servizio Studi del Parlamento stima infatti per il 2020 "entrate aggiuntive pari a 6,1 miliardi di euro". E se la "plastic tax" vale da sola oltre un miliardo di euro, ben 233 milioni arriveranno dalla "sugar tax".

L'imposta sul consumo di bevande analcoliche edulcorate prevede una tassazione di 10 euro per ettolitro nel caso di prodotti finiti e di 0,25 euro per chilogrammo nel caso di prodotti predisposti a essere utilizzati previa diluizione.

Ma costeranno di più tabacchi e cartine a causa del ritocco delle accise per quasi 119 milioni di euro.

L’articolo 81 introduce una nuova imposta di consumo gravante sui prodotti accessori al consumo dei tabacchi da fumo, ovvero filtri e cartine, nella misura di 0,0036 euro il pezzo. La misura di accisa minima per il trinciato aumenta di 5 euro. Viene altresì elevato l’onere fiscale minimo sulle sigarette, che sale dal 95,22 per cento al 96,22 per cento della somma dell'accisa globale e dell’IVA, calcolate con riferimento al prezzo medio ponderato delle sigarette.

Inoltre la tassa sulla fortuna con il maggior prelievo sulle "vincite da gioco" porterà 296,1 milioni di euro all'erario.

51 milioni di euro sarà invece il guadagno dello Stato grazie alla stretta fiscale sui buoni pasto cartacei.

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"Il conto finale è così presto fatto: 6,1 miliardi di nuove tasse che equivalgono solo nel 2020 ad un aggravio di spesa pari a 234 euro a famiglia, ossia 101 euro di tasse e balzelli a cittadino, neonati compresi. Con la possibilità, inoltre, che le famiglie reagiscano alle nuove misure del Governo riducendo ulteriormente i consumi, con enorme danno per l'economia italiana", conclude il Codacons.

Manovra, i sindacati: "Insufficiente per Statali"

Dal canto loro i sindacati puntano il dito contro le risorse giudicate "insufficienti" per il taglio del cuneo fiscale e per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil in occasione dell'audizione sulla legge di bilancio sottolineano come la platea non supererà quella già coinvolta dal bonus Renzi mentre manca "progressività ed equità fiscale".

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"Ci aspettavamo di più sul cuneo fiscale - ha affermato anche il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga - questa misura comunque deve essere l'anticipazione di una più vasta riforma dell'Irpef e ci aspettiamo che il 2020 sia l'anno giusto". Quanto alle risorse per il pubblico impiego, i fondi stanziati sono "appena sufficienti per rinnovare i contratti", ha osservato. Il rischio è di "infilarci nella situazione di andare a rinnovare contratti già scaduti".

"La dotazione di 3 miliardi di euro per il 2020 e di 5 miliardi di euro a decorrere dal 2021 - ha aggiunto il segretario generale aggiunto della Uil, Pierpaolo Bombardieri - rappresentano solo un primo positivo passo per operare un significativo taglio delle tasse".

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