Draghi frena l'assalto dei partiti alla Manovra 2022
Il presidente del Consiglio Mario Draghi incontra le forze politiche di maggioranza per limare la legge di Bilancio 2022
Il confronto sulla Manovra 2022 è entrato nel vivo, con il premier Draghi che nella giornata di ieri ha dato il via alle 'consultazioni' con i partiti per evitare possibili conflitti parlamentari.
Il presidente del Consiglio, affiancato dal ministro dell’Economia Daniele Franco e da quello dei Rapporti con il Parlamento Federico d’Incà, incontrerà tutti i capigruppo parlamentari e i capi delegazione delle forze politiche di maggioranza. Ieri è stata la volta dei Cinque Stelle, oggi di Lega, Forza Italia e Pd mentre domani toccherà a Coraggio Italia, Italia Viva, Leu e Autonomie.
L'approccio di Draghi sembra piacere al segretario dem Enrico Letta: "Il metodo è quello giusto: il governo incontra i partiti, come avevamo chiesto, la nostra proposta sarà soprattutto sul tema della non autosufficienza. Alla fine troveremo le giuste intese ed eviteremo l'assalto alla diligenza", ha dichiarato l'ex premier al Tg1.
In realtà non ci sarà nessuno stravolgimento della Manovra 2022, si stanno mettendo a punto solo alcuni dettagli per fare in modo che scorra tutto liscio in Parlamento visto che i tempi sono strettissimi: c'è un solo mese di tempo per conventirla in legge. Draghi vuole evitare che la Manovra 2022 diventi ancora una volta campo di battaglia dei partiti per conquistare l'elettorato, il rischio bandierine è alto.
Manovra 2022, Draghi incontra i partiti: le richieste
Il capodelegazione del M5S, Stefano Patuanelli, ha definito l'incontro con Draghi "sereno e proficuo", sottolineando che l'impostazione della manovra "è condivisa". I 5 Stelle, rassicurati sul reddito di cittadinanza, hanno chiesto al premier il superamento del limite Isee sul superbonus alle villette, fissato a 25mila euro.
Forza Italia chiederà al presidente Draghi non solo di mantenere i bonus edilizi ma anche di estenderli alle case monofamiliari e agli impianti sportivi, una proroga delle cartelle esattoriali oltre il 31 dicembre 2021 e 2 miliardi in più per il taglio delle tasse da aggiungere agli 8 stanziati. La Lega, invece, vorrebbe più risorse per contrastare il caro bollette.