Rinnovo del superbonus e modifiche alle pensioni: la Manovra 2022 cambia faccia
Trovato l'accordo per cancellare il tetto isee al superbonus edilizio
Trovato l'accordo sul superbonus: sarà cancellato il tetto isee di 25.000 euro previsto per le ville unifamiliari mentre resterebbe il vincolo del 30% di lavori completati entro il 30 giugno. Ma c'è anche l'allargamento al fotovoltaico, incluse le barriere architettoniche e lavori trainati allineati a quelli trainanti: queste, secondo quanto si apprende, alcune delle novità concordate fra maggioranza e governo sulle modifiche al Superbonus. L'intesa arriva dopo una lunga trattativa con l'esecutivo e sarà tradotta in un emendamento riformulato alla legge di bilancio, all'esame della commissione Bilancio del Senato.
A rallentare i lavori è stato il nodo dei costi che riguarda in particolare il 2024: si tratta di 350 milioni di euro che saranno coperti - si apprende - utilizzando i fondi a disposizione del Parlamento per le modifiche alla legge di bilancio.
Ma non è l'unica novità della Manovra 2022. Vediamo le ultime novità contenute negli emendamenti concordati dai partiti:
- stop alla tosap per il primo trimestre: rinnovato il congelamento della tassa per l'occupazione di spazi e aree pubbliche per consentire a bar e ristoranti di utilizzare gli spazi all'aperto senza dover pagare il tributo;
- raddoppia il bonus mobili il tetto di spesa sale dai 5.000 euro attualmente fissati dalla legge di bilancio a 10.000 euro, frutto dell'intesa raggiunta tra governo e maggioranza;
- slittano di 180 giorni dei termini per pagare le cartelle in arrivo nei primi tre mesi del 2022: le cartelle in arrivo a gennaio che scadono a marzo potranno invece essere pagate a settembre;
- rateizzazione delle bollette: le bollette di luce e gas potranno anche essere pagate in 10 rate dalle famiglie in difficoltà grazie a 1,8 miliardi di euro inseriti in manovra a sommarsi ai 2 miliardi già previsti.
Manovra 2022, il nodo pensioni
Oggi l'apertura del cantiere pensioni, con l'incontro tra Draghi ed i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. I sindacati vogliono superare la legge Fornero e garantire più flessibilità in uscita, con la possibilità di andare in pensione da 62 anni o con 41 anni di contributi a prescindere dall'età. Intanto il ministro del Lavoro Orlando ha spiegato che si è raggiunta l'intesa per inserire in Manovra la possibilità che anche lavoratori edili e ceramisti possano acccedere all'anticipo pensionistico.