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Giovedì, 25 Aprile 2024
Carrellata di emendamenti

Buoni pasto, patenti e reddito di cittadinanza: tutte le novità della manovra

Governo al lavoro per completare la legge di bilancio nei tempi prestabiliti: 450 gli emendamenti presentati da maggioranza e opposizione, ecco i temi principali

Come previsto, compilare la manovra economica nei tempi previsti si sta rivelando una corsa contro il tempo per il governo Meloni, che adesso dovrà valutare gli emendamenti segnalati dalla maggioranza e dall'opposizione. Lo svoglio del fascicolo avrà inizio tra martedì 13 e mercoledì 14 dicembre, giornata in cui è prevista anche la riunione di maggioranza per procedere con la votazione degli emendamenti presentati dalla commissione. Tra giovedì 15 e venerdì 16 sarà la volta del voto delle proposte emendative dell'opposizione, mentre sabato 17 ci sarà la riunione di maggioranza sugli emendamenti. Penultimo step domenica 18, con il voto a oltranza sulle proposte emendative, per poi dedicare tutto lunedì 19 alla preparazione del testo che approderà quindi in aula della Camera, come previsto, il 20 dicembre. Sono 450 gli emendamenti segnalati alla manovra ma non si esclude un'ulteriore scrematura. Oltre al bonus per i 18enni, di cui la premier Giorgia Meloni ha parlato nel consueto appuntamento social, ecco quali sono i principali emendamenti che potrebbero trovare spazio nella legge di bilancio. 

Buoni pasto

Fratelli d'Italia propone l'aumento da 8 a 10 euro dell'esenzione fiscale dei buoni pasti elettronici.

Suolo pubblico e scuole

FdI propone anche di estendere dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023 la proroga dell’occupazione del suolo pubblico per il settore ristorazione. Il partito della Meloni chiede inoltre, tra le altre proposte di modifica alla manovra, più fondi per l'edilizia scolastica.

Iva al 5% per le pompe di calore

Tra gli emendamenti di Fratelli d'Italia l'inserimento tra i servizi soggetti all'aliquota del 5% anche delle pompe di calore per la climatizzazione invernale e/o estiva.

Bonus sociale

Fratelli d'Italia chiede anche l'estensione del bonus sociale anche sotto forma di crediti per gli inquilini dell'edilizia popolare.

Caro-bollette

Tra i segnalati di FdI anche proposte sul funzionamento del mercato del gas, un contributo ai comuni per realizzare nuovi impianti di stoccaggio del gas e sconti sulle accise del gasolio per le imprese di noleggio autobus.

Pensioni minime e decontribuzioni giovani

Forza Italia chiede negli emendamenti un fondo da 500 milioni di euro a decorrere dal 2023 per la revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni minime e misure per contrastare gli effetti negativi delle tensioni inflazionistiche. Da FI anche la proposta di esonero contributivo fino 8.000 euro nel 2023 per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni dei contratti a tempo determinato dei giovani.

Superbonus

Tra le proposte di modifica di Forza Italia anche l'introduzione di meccanismi per sbloccare la cessione dei crediti fiscali del Superbonus.

Reddito di cittadinanza

Arriva dalla Lega un emendamento sul percorso di studi dei beneficiari di Rdc. Nel 2023 per i beneficiari del reddito di cittadinanza tra i 18 e i 29 anni che non hanno adempiuto all'obbligo formativo, l'erogazione del beneficio è condizionata anche all'iscrizione e alla frequenza di un percorso di studi finalizzato all'assolvimento del diritto-dovere all'istruzione e formazione sino al conseguimento dell'obbligo formativo o, comunque, di una qualifica di durata almeno triennale.

Patenti di guida

Tra gli emendamenti della Lega anche quello che propone l'abolizione dal primo gennaio 2023 dell'imposta per l'ottenimento delle patenti di guida per i veicoli delle categorie B e C1.

Imposte e contributi

La Lega chiede dal 1° gennaio 2023 di abolire i tributi sulle campagne di commercializzazione, determinati annualmente dal Ministero delle politiche agricole e lo stop all'imposta per l'attività di raccolta di prodotti selvatici non legnosi. Stop della Lega anche alle imposte di registro, ipotecaria e catastale applicate ai contratti di affitto. Abolita anche, in base a un emendamento della Lega, l'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del trattamento di fine rapporto di lavoro.

Marebonus e ferrobonus

La Lega chiede una spesa di ulteriori 25 milioni di euro per l'anno 2023 per il marebonus e il ferrobonus.

Detassazione sul salario minimo

Arriva dal Movimento 5 Stelle la richiesta per il 2023, 2024 e 2025 di imposta sostitutiva sul salario minimo e addizionali regionali e comunali pari al 10% entro il limite di importo complessivo pari a 3.000 euro.

Spending review 

M5S chiede anche entro il 31 dicembre 2024 una razionalizzazione della spesa pubblica pari a 6.000 milioni di euro per ciascuno degli anni a decorrere dall'anno 2025 da compensare in caso di mancati tagli con equivalenti interventi sulle agevolazioni e detrazioni vigenti, ferma restando la necessaria tutela dei contribuenti più deboli, della famiglia e della salute.

Sanità

Il Partito democratico chiede nuovi fondi per il servizio sanitario nazionale.

Stop alla tassa sulle mance

Il Pd propone inoltre l'abolizione della tassa sulle mance.

Imposta su Rdc e ritorno a regime fiscale ordinario

Italia Viva propone l'introduzione di un'imposta negativa per gli assunti titolari di reddito di cittadinanza in via sperimentale per gli anni 2023 e 2024 tale da determinare un incremento pari al 50 per cento del reddito da lavoro netto fino al raggiungimento della soglia del Rdc. Iv propone per i contribuenti che applicano il regime forfetario con ricavi non superiori a 85.000 euro l'applicazione per il passaggio al regime ordinario di un'imposta opzionale e sostitutiva per due anni che accompagni gradualmente il rientro al regime ordinario.

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