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Martedì, 16 Aprile 2024
ECONOMIA

Nomine nelle società pubbliche, tre donne per le presidenze

Emma Marcegaglia-Eni, Patrizia Grieco-Enel, Luisa Todini-Poste: Matteo Renzi sceglie tre donne per tre grandi aziende pubbliche. Proposta per compensi dei presidenti fino a 238mila euro

ROMA - Fedele al rispetto per la parità di genere, Matteo Renzi ha inserito alla presidenza delle maggiori società partecipate dal ministero dell'Economia tre donne. I nomi dei nuovi amministratori delegati e direttori generali di Eni, Enel, Finmeccanica e Poste sono stati resi noti ieri sera, dopo quattro ore di riunione e diverse ore di attesa per l'annuncio.

Con una nota arrivata da Palazzo Chigi, rompendo la tradizione che vuole che a comunicare sia il Tesoro, l'esecutivo ha indicato Emma Marcegaglia come presidente della multinazionale del petrolio, prima donna a ricoprire il ruolo. Alla presidenza di Enel il governo ha scelto Patrizia Grieco, attuale presidente di Olivetti, mentre alla guida delle Poste come presidente Luisa Todini. Il ministero dell'Economia, inoltre, proporrà all'assemblea delle società (di cui è l'azionista di riferimento) che il compenso annuo dei presidenti sia fissato a 238mila euro annui lordi per Enel, Eni, Finmeccanica e Poste Italiane.

La scelta dei nuovi amministratori delegati è stata invece "guidata da criteri di competenza e avvicendamento interno". Alla giuda di Eni arriva l'attuale direttore generale della divisione Produzione ed esplorazione, Claudio Descalzi, l'uomo che ha in mano il settore più strategico di Eni e che ha preso il posto di Paolo Scaroni, a lui molto vicino, che ha lasciato la guida del gruppo dopo nove anni. Numero uno di Enel è stato designato Francesco Starace, amministratore delegato della controllata Enel Green Power, ingegnere nucleare che si è conquistato la stima per la sua competenza e per i buoni risultati della società specializzata nelle rinnovabili. Con la nomina di Starace è uscito di scena Fulvio Conti, l'uomo che ha guidato l'Enel per nove anni, trasformandola in una multinazionale con l'acquisto della spagnola Endesa, operazione che comunque ha portato il livello di indebitamento molto in alto.

In Finmeccanica è arrivato il numero uno delle Ferrovie, Mauro Moretti, che ha preso il posto di Alessandro Pansa alla guida dell'azienda da un anno. Con lui il governo punta sul rilancio di Finmeccanica dopo un periodo di difficoltà. L'ad è noto per la sua esperienza nei trasporti, avendo risanato le Ferrovie con i conti in profondo rosso al suo arrivo. Sulla competenza il governo ha puntato anche nel caso di Francesco Caio: esperto di telecomunicazioni, con esperienze in Olivetti e Cable & wireless, il secondo gruppo di telecomunicazioni britannico, noto ai più come Mister agenda digitale e chiamato ora a guidare le Poste in una fase importante come la quotazione, da cui il Tesoro conta di incassare un bel po' di risorse.

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