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Venerdì, 29 Marzo 2024
ECONOMIA / Stati Uniti d'America

McDonald's in crisi, l'allarme: "Ormai ha i giorni contati"

I tentativi di cambiare e intercettare nuovi pubblici non sembrano aver convinto i franchisee del colosso del fast food, che vedono nero e parlano di "profonda depressione", come scrive il quotidiano britannico The Independent

Tempi duri per McDonald's. Il colosso dei fast food sta fronteggiando una "profonda depressione" e questi potrebbero essere i suoi "ultimi giorni". Non usa mezzi termini il quotidiano britannico The Independent, che descrive la crisi nella quale starebbe sprofondando McDonald's.

I TIMORI DEL FRANCHISING - La facciata di retorica che vuole sempre sorridenti e soddisfatti i volti dei dipendenti alle prese con Happy Meal e Big Mac inizia infatti ad incrinarsi, sostiene il quotidiano, e il problema nasce proprio nel cuore dell'impero di McDonald's, cioè gli Stati Uniti. Parte della rete di rivenditori in franchising si agita inquieta e vede il futuro molto nero, come emerge dal tradizionale sondaggio condotto da Mark Kalinowski e che quest'anno ha fatto segnare il risultato peggiore nei dodici anni di attività della rilevazione. L'81 per cento dei ristoranti di McDonald's in giro per il mondo è gestito tramite franchising. Ventinove di questi, che insieme mandano avanti ben 226 ristoranti in giro per gli States, hanno espresso la propria opinione su come vedono il proprio futuro nei prossimi sei mesi da uno (male) a cinque (eccellente). Il risultato medio è un misero 1,69. Negli USA comunque i franchisee sono tremila e gestiscono il 90% della rete: su 14mila ristoranti McDonald's, 12.6000 sono gestiti da franchisee. Quelli citati dall'Independent rappresentano quindi appena l'1 per cento del totale.

NOVITA' E PROBLEMI - Dai risultati del sondaggio citati dal quotidiano sembra che gli sforzi di McDonald's di rimodernarsi e adattarsi il più possibile ai gusti e alle richieste del pubblico siano uno dei problemi più grandi che i titolari di franchising si trovano ad affrontare. Ad esempio, come riferisce l'Independent, non è piaciuta la decisione di estendere gli orari della colazione, con conseguente stress per chi lavora in cucina, alle prese anche con sempre maggiore numero di pietanze. Critiche anche all'opzione "Create Your Taste", che se da un lato consente ai clienti di scegliere tra ben 30 ingredienti diversi per comporre il proprio hamburger, dall'altro ha creato non pochi mal di testa ai chi deve servire.

FAST FOOD vs FAST CASUAL - Troppi cambiamenti che rischiano di snaturare McDonald's, esponendola al rischio di vedersi superare e battuta sul quel terreno dai concorrenti, avverte il quotidiano britannico. Dopo anni e anni di battaglie, il pubblico sembra aver recepito i rischi per la salute che derivano dal cosidetto "junk food" ma un hamburger fa sempre gola e quindi ecco prosperare nuove catene come Chipotle, Panera e Shake Shake che puntano tutto sulla qualità.

Protesta dei lavoratori di McDonald's: stipendi troppo bassi | Infophoto

IL FUTURO DI McDONALD'S - Siamo nell'era di "MasterChef" e del cibo gourmet e persino il mondo dei fast food ne è stato contagiato. Ma i gestori di franchising restano perplessi. "Ai piani alti stanno lavorando per la nostra rovina. Noi siamo ristoranti fast-food, non 'fast-casual' come Five Guys o Chipotle. Questo sistema ha i giorni contati", ha dichiarato uno di loro sentito dall'Independent. McDonald's le sta provando tutte per riportare le vendite in positivo dopo ben due anni di calo, ma forse questa non è la ricetta giusta, suggerisce il quotidiano. "Il sistema si sta perdendo. I nostri menu sono troppo carichi e noi stiamo cercando di essere troppe cose per troppe persone", chiosa preoccupato uno dei gestori.

I panini misteriosi del menù segreto di Mc Donald's

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