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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Economia

Emergenza medici e reparti a rischio chiusura: in Molise arrivano i militari

Con la mancanza di camici bianchi, rischiano di chiudere i battenti i reparti di ortopedia e traumatologia dei nosocomi di Isernia e Termoli. Il commissario Giustini: "Sono già stati individuati 105 medici militari"

Medici cercasi, disperatamente. Un'emergenza, quella dei camici bianchi, che negli ultimi mesi era stata paventata in diverse occasioni da associazioni e sindacati di settore, e che adesso si sta piano piano materializzando. L'ultimo esempio è quello del Molise, pronto a sopperire la carenza di dottori con l'ausilio dei medici militari specialisti. Questa è l'ultima spiaggia secondo il commissario alla Sanità, Angelo Giustini, altrimenti mercoledì prossimo verranno chiusi i reparti di ortopedia e traumatologia dei nosocomi di Isernia e Termoli, nella provincia di Campobasso.

Mancano i medici in Molise: militari per non chiudere i reparti

Nella nota pubblicata su Quotidiano Sanità, il commissario Giustini spiega l'entità del problema e quella che secondo lui è l'unica soluzione percorribile al momento: ''E’ ormai nota la mancanza di sostituzione mediante nuove assunzioni del personale sanitario che ha cessato il rapporto di lavoro con l'annoso problema del blocco del turnover. Dunque una responsabilità politica tutta Regionale che dopo 12 lunghi anni, la relazione dei conti del 2018 ha messo in mostra debiti per 22 milioni di euro. Di conseguenza l’inappropriata programmazione sanitaria del passato ha portato a concorsi deserti e carenza oggettiva di specialisti il Sistema Sanitario Regionale. Una carenza che già mercoledì prossimo può portare alla chiusura dei reparti di ortopedia e traumatologia dell’Ospedale di Isernia e Termoli, poi a seguire le altre specialità con la chiusura di altri reparti''.

L'Italia resterà senza medici, -16mila da qui al 2025: "Dovremo importarli dall'estero"

La situazione descritta dal commissario alla Sanità molisana è sulla soglia del drammatico: mancano ortopedici, chirurghi, ginecologi, anestesisti e infermieri, con l'avvicinarsi della stagione estiva che contribuisce a rendere ancora più complessa (e difficile da gestire) questa emorragia di camici bianchi. Secondo Giustini, l'ausilio dei medici militari sarà necessario per almeno 5 mesi: ''Sono ormai oltre 2 settimane che si stiamo lavorando in coordinamento con gabinetto del Ministero della salute e con il Ministero della Difesa, dove il sottoscritto, con l'aiuto dell'onorevole Antonio Federico, ha chiesto negli ospedali dell’A S R M il supporto dei medici militari in “ausiliaria” (specialisti) da impiegare negli ospedali molisani per almeno 5 mesi. Il tempo necessario affinché il decreto Calabria possa essere definitivamente approvato, più il tempo per espletare i concorsi consentendo di superare questo agonico stallo nella governance del Servizio Sanitario Regionale e del diritto all’equità e universalità di accesso dei cittadini''.

Emergenza medici in Molise: individuati 105 militari

La settimana scorsa si sono svolte diverse riunioni di gabinetto al Ministero della Difesa, con il dicastero che ha individuato i possibili medici militari che serviranno per 'tamponare' l'emergenza in Molise: ''Il dicastero ha individuato un elenco di 105 camici bianchi – prosegue Giustini - che operano nella sanità militare, che possono essere selezionati e impiegati in quella civile. I professionisti hanno le specializzazioni utili al Molise: ortopedici innanzitutto, ne abbiamo chiesti almeno un paio per evitare di chiudere il reparto a Termoli dove ad oggi non c’è un’adeguata e sufficiente turnazione, e poi ginecologi, chirurghi, e anestesisti''.

Emergenza medici in Molise, 'incubo' chiusura dei reparti

Come confermato a fine nota dal commissario Giustini, l'obiettivo di questo piano è quello di evitare la chiusura di alcuni reparti e centri nevralgici, con una conseguente diminuzione del servizio sanitario per tutta la Regione. Un rischio più che concreto: "Con la Sub Commissaria Ida Grossi – conclude Giustini nella sua lettera - ci stiamo mettendo la faccia. Stiamo tentando veramente di tutto. Questa situazione però deve essere portata fuori dal Molise, fatta conoscere a livello nazionale. E in questo tutti possono fare la propria parte per scongiurare il rischio di razionamento dell’offerta sanitaria e dei servizi per il soddisfacimento dei bisogni di salute dei cittadini. Questo è il prioritario impegno e interesse per una responsabilità di governo, di etica pubblica per un sistema sanitario regionale che risponda ai bisogni di salute con un’offerta sanitaria che riduca le liste di attesa, con servizi appropriati e innovativi sul territorio molisano".

Emergenza medici, un problema non solo del Molise

Il mancato turnover e la conseguente carenza di medici non è una problema che riguarda soltanto il Molise, ma tutta l'Italia. Secondo le ultime stime divulgate dall’associazione dei medici dirigenti, Anaao Assomed, entro il 2025 lo Stivale si troverà con 16mila camici bianchi in meno, con le carenze più 'pesanti' che andranno a colpire soprattutto Piemonte, Lombardia e Sicilia. Quali sono le soluzioni a questo enorme problema? Secondo il Pina Onotri, segretario generale dello Sindacato medici Italia (Smi), sarà necessario sbloccare nuove assunzioni, ma in attesa di trovare un 'piano' nazionale, nelle diverse zone già interessate da questa emergenza di è corso ai ripari in modi differenti. Il Molise ha scelto i militari, mentre in Veneto si è deciso di richiamare i medici in pensione o, come nel caso di un ospedale di Treviso, in cui si è optato per chiamare dei medici stranieri. Oggi, lunedì 3 giugno, ci sarà dei nuovi incontri, prima al Ministero della Salute e poi Ministero della Difesa, con la speranza di trovare una soluzione definitiva ed univoca che non lasci gli italiani senza dottori e quindi senza cure. 

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