rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Verso la riforma fiscale

Cosa vuol dire che ci sarà una moratoria estiva sul fisco

Il viceministro dell'Economia Maurizio Leo ha annunciato lo stop ad avvisi, versamenti e richieste di documenti perché "agosto deve essere un mese di tranquillità per tutti"

Ad agosto anche il fisco andrà in vacanza. Il viceministro dell'Economia Maurizio Leo ha infatti annunciato una sorta di moratoria estiva per avvisi, versamenti e richieste di documenti perché "il mese di agosto deve essere un mese di tranquillità per tutti, per i contribuenti e per i professionisti". Che cosa succederà dunque? "Nel momento in cui il contribuente, i professionisti, sono alle prese con le dichiarazioni non ha senso che vengano inviati avvisi bonari o richieste di documentazione" ha precisato Leo all'edizione 2023 di Telefisco del Sole24Ore. La tregua dovrebbe riguardare anche i versamenti. Per un mese tutto verrà messo in stand by: "Si deve ripartire dal dieci di settembre, il mese di agosto deve essere un mese di tranquillità per tutti".

Il governo punta ad una riforma organica e condivisa del sistema fiscale da portare in Consiglio dei ministri possibilmente entro marzo. Il nuovo corso prevede tra le altre cose, una riduzione delle sanzioni ed una revisione dei procedimenti. L'obiettivo è ridurre i contenziosi e semplificare la macchina fiscale anche per attrarre più investimenti dall'estero. Un punto centrale sarà poi la riduzione dell'imposta sui redditi delle società (Ires). "Noi vogliamo impostare interventi per alleggerire carico fiscale per ridurre Ires per incrementare occupazione e investimenti innovativi come 4.0. Questo può dare spinta allo sviluppo".

Leo ha parlato anche della tregua fiscale appena varata dal governo. "Il dato importante è che in soli cinque giorni, fino a ieri, sono arrivati 65 mila richieste di agevolazione delle cartelle. Questo è un dato significativo e sicuramente incoraggiante". Insomma, secondo il viceministro la rottamazione delle cartelle funziona. "Io penso che la tregua fiscale come l'abbiamo concepita può rappresentare un ponte verso la riforma" ha aggiunto. "I contribuenti si trovano in grande difficoltà, non hanno risorse avendo dovuto affrontare tante situazioni emergenziali, dalla pandemia all'aumento del costo delle materie prime, e quindi diamogli una boccata di ossigeno, abbassando la misura delle sanzioni che sono fuori linea rispetto a quelle europee". 

La lotta all'evasione al contrario "non ha dato i risultati sperati, nonostante l'impegno" ha sottolineato Leo, aggiungendo che il 'tax gap', ovvero la perdita di gettito per lo Stato, "resta tra 85 e 100 miliardi". "Dobbiamo cambiare introducendo due aree principali, una verso le piccole imprese, attraverso un concordato biennale" ha detto ancora il viceministro. "La sfida possibile è convocare il contribuente anticipatamente. Per le imprese più elevate va valutato il rischio fiscale e avviare un contraddittorio preventivo, avviando una compliance e una interlocuzione prima di avviare l'accertamento. Questo può ridurrei tempi dell'azione accertativa. Si possono così prevedere misure premiali per azienda che collaborano per la massima trasparenza". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cosa vuol dire che ci sarà una moratoria estiva sul fisco

Today è in caricamento