rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Stangata da 5 miliardi per violazioni della privacy si abbatte su Facebook: "Un buffetto"

Maxi sanzione da circa 5 miliardi di dollari per violazione della privacy nel caso Cambridge Analytica. E' la multa più alta mai inflitta nella storia a una compagnia tech. Secondo vari esperti del settore però "è un favore a Facebook": e il titolo in borsa sale

Una stangata da 5 miliardi si è abbattuta su Facebook. Ma è davvero una mazzata per il colosso? La commissione federale per il Commercio degli Stati Uniti ha approvato nella giornata di ieri (era sera in Italia) una maxi multa da circa 5 miliardi di dollari a Facebook per violazione della privacy. Lo scrive il Wall Street Journal. L'indagine della FTC (l'authority per la tutela dei consumatori) era iniziata oltre un anno fa, dopo le rivelazioni secondo cui i dati di milioni di utenti del social erano stati ceduti alla società di consulenza politica Cambridge Analytica.

E' la multa più alta mai inflitta a una compagnia tech dalla FTC (la precedente per ordine di grandezza risale al 2012 quando Google accettò di pagare una sanzione da 22,5 milioni di dollari sempre per questioni legate alla privacy degli utenti). La multa rappresenta circa il 9% dei proventi di Facebook per il 2018.

Le indagini sono state lunghe e complesse. La FTC aveva cominciato a interessarsi al caso nel marzo del 2018, quando emerse che Cambridge Analytica, compagnia di consulenza politica elettorale con sede a Londra, aveva avuto accesso agli account di 87 milioni di utenti Facebook. La FTC ha contestato a Facebook di aver violato gli impegni del 2012, con cui il social network di Martk Zuckerberg si impegnava a proteggere meglio la privacy degli utenti.

Multa senza precedenti ma per Facebook non è una mazzata

Vari parlamentari democratici Usa hanno definito un "regalo di Natale" la multa decisa dalla FTC statunitense. Se è infatti vero che la multa è senza precedenti per importo, resta relativamente poco pesante se confrontata agli enormi profitti di Facebook. La multa è stata approvata a porte chiuse per 3 voti (repubblicani) contro 2 (democratici) ed ora è stata inviata al Dipartimento della Giustizia per l'approvazione. Facebook ha persino visto un rialzo in borsa dopo l'annuncio, osserva il quotidiano online Politico.

"La FTC ha appena fatto un regalo di Natale con 5 mesi di anticipo a Facebook" twitta il democratico David Cicilline. "E' molto deludente che una compagnia così potente, colpevole di una cosa così grave, possa cavarsela con una tirata d'orecchi, una frazione dei suoi profitti annui". Fonti di stampa ad aprile avevano rivelato che Facebook si attendeva una sanzione fra i 3 e i 5 miliardi di dollari. In vista della possibile sanzione, Facebook aveva accantonato 3 miliardi di dollari nel primo trimestre, come oneri una tantum. La compagnia fondata da Mark Zuckerberg ha un profitto di oltre 15 miliardi di dollari nel solo primo trimestre 2019.

Secondo alcuni analisti, i repubblicani della FTC in realtà stanno solo comminando un buffetto a Facebook. "Questa non è una multa, è un favore a Facebook" afferma Matt Stoller dell'Open Markets Institute, specializzato nei poteri dei monopoli. "E' solo una sanzione amministrativa che permetterà a Facebook di continuare a invadere la privacy degli utenti". Da Facebook, per adesso, nessun commento. Per la stessa vicenda, il garante della privacy britannico aveva inflitto a Facebook una sanzione di circa mezzo miliardo di euro. 

Privacy addio: quello che Facebook sa di te 

facebook ansa-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Stangata da 5 miliardi per violazioni della privacy si abbatte su Facebook: "Un buffetto"

Today è in caricamento