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Giovedì, 25 Aprile 2024
Le proteste

Le multe per chi non accetta pagamenti col Pos: c'è già chi chiede un esonero

Alcune associazioni di settore esprimono preoccupazione, come i tabaccai

Da giovedì 30 giugno 2022 sono scattate le multe per i commercianti, gli artigiani e i professionisti che non consentono ai loro clienti di effettuare i pagamenti con carte e bancomat tramite Pos, il dispositivo elettronico che consente di utilizzare le carte. Il Pos obbligatorio però divide le categorie: alcune associazioni dei consumatori accolgono la nuova norma con favore, mentre altre associazioni di settore esprimono proccupazione, come i tabaccai che chiedono l'esonero. "La lotta all'evasione fiscale - ha affermato Assotabaccai - tramite l'obbligo di accettazione di pagamenti con carta e bancomat è un controsenso nel caso delle tabaccherie che sono, infatti, concessionarie dello Stato". L'associazione ha spiegato che di fatto nel loro caso la tracciabilità già esiste.

Il tema, d'altronde, fa discutere anche il governo, tant'è che è stato accolto un ordine del giorno nel quale il Parlamento si è impegnato a prevedere un credito d'imposta del 100% sui maggiori costi, a fronte dell'utilizzo della carta per acquisti di pochi centesimi, dai francobolli ai biglietti dell'autobus. L'obbligo che scatta è accompagnato da una sanzione di 30 euro per chi si rifiuta, al quale si aggiunge un 4% dell'importo del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l'accettazione del pagamento. In caso di rifiuto di un pagamento di 100 euro tramite il Pos, il commerciante andrebbe incontro ad una sanzione da 34 euro (30 euro di ammenda fissa e 4 euro per quella variabile).

"È un provvedimento inopportuno e iniquo", ha affermato Confesecenti spiegando che "per le imprese più piccole, per le quali il costo della moneta elettronica - soprattutto sulle transazioni di importo ridotto - è già molto elevato con circa 772 milioni di euro l'anno, fra commissioni e acquisto/comodato del dispositivo". La strada scelta è sbagliata anche per Confcommercio: "Non si può pensare di incentivare i pagamenti elettronici attraverso il meccanismo delle sanzioni, quello che serve per raggiungere questo obiettivo è una riduzione delle commissioni e dei costi a carico di consumatori ed imprese, anche potenziando lo strumento del credito d'imposta sulle commissioni pagate dall'esercente, e introdurre la gratuità per i cosiddetti micropagamenti".

Cosa cambia per chi paga spesso con bancomat e carte di credito

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