rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Economia Italia

Multe, l'Italia ha pagato all'Europa già oltre 500 milioni di euro

L'Italia ha dovuto versare all'Europa una cifra stratosferica - e già destinata ad aumentare - in ragione delle condanne subite dalla Corte di giustizia Ue. Ma nuovi deferimenti aprono squarci nelle casse dello Stato. Ed è solo colpa nostra

547,58 milioni di euro. È questo l'importo complessivo delle multe che l'Italia ha dovuto versare all'Europa in ragione delle condanne irrogate dalla Corte di giustizia ai sensi dell'articolo 260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. L'ha riferito il governo oggi alla Camera rispondendo all’interpellanza urgente di Riccardo Magi, deputato radicale di +Europa. 

Multe pagate dall'Italia alla Ue (Pdf)

“La cifra, già stratosferica, è destinata ad aumentare” spiega Magi. È infatti notizia di oggi il deferimento dell'Italia alla Corte Ue da parte della Commissione europea per la ripetuta violazione dei limiti annuali e orari di biossido di azoto (NO2) nell'aria delle città e per il mancato adeguamento dei sistemi di trattamento delle acque di scarico alle norme europee (che risalgono al 1991).

La procedura di infrazione risale al 2014: lo Stato italiano avrebbe dovuto predisporre entro il 2005 reti fognarie adeguate e sistemi di trattamento secondario prima dello scarico, ed entro il 1998, cioè 21 anni fa, un trattamento migliore delle acque per le aree più sensibili e degli impianti di trattamento biologico delle acque. La cattiva gestione delle acque reflue riguarda circa 800 Comuni sparsi in tutta la Penisola, alcuni tra molto grandi, come Roma, Firenze, Napoli, Bari e Pisa. Sulla stessa materia l'Italia ha subito quattro procedure di infrazione ed è stata già condannata a pagare sanzioni per 52 milioni di euro.

Altro tema a rischio contenzioso è la direttiva Bolkestein sui servizi. In particolare l'Italia nell'ultima legge di bilancio ha derogato ancora una volta la messa a gara delle concessioni balneari nonostante una sentenza della Corte di Giustizia Ue del 2016.

Non solo: sempre oggi - la Commissione Europea ha deciso di inviare pareri motivati - il secondo stadio della procedura d'infrazione - a ben 24 Stati membri dell'Ue, Italia inclusa, per l'inosservanza delle norme Ue sul riconoscimento delle qualifiche professionali. Per l'Italia l'inosservanza delle norme Ue, che hanno l'obiettivo di facilitare l'esercizio delle professioni all'interno dell'Unione, riguarda in particolare gli infermieri, i farmacisti, i fisioterapisti, le guide alpine, gli agenti immobiliari e gli avvocati.

Multe Ue all'Italia, tutte le condanne

  • La Corte di giustizia dell'UE ha condannato l'Italia nel 2011 poiché non ha adottato tutte le misure necessarie per conformarsi a una sentenza del 2004 relativa al regime di aiuti concessi dall'Italia per interventi a favore dell'occupazione.
  • Nel 2014 la Corte ha condannato l'Italia per 200 discariche non bonificate.
  • Nel 2015 ha condannato l'Italia per non aver adottato tutte le misure necessarie all'esecuzione di una sentenza del 2008 sull'emergenza rifiuti in Campania.
  • Nel 2015 la Corte ha condannato l'Italia perché ha ritenuto che le riduzioni e/o sgravi dagli oneri sociali concessi tra il 1995 e il 1997 a una serie di imprese del territorio insulare di Venezia e Chioggia costituivano aiuti di Stato incompatibili con il mercato comune.
  • Nel 2018 la Corte ha condannato l'Italia per aver omesso di adottare le disposizioni necessarie per garantire che diversi agglomerati situati nel territorio italiano fossero provvisti di reti fognarie per la raccolta e/o di trattamento delle acque reflue urbane, non avendo adottato tutte le misure necessarie per l'esecuzione di una sentenza del 2012.

L'approfondimento: "Ogni giorno paghiamo 200mila euro di multe all’Ue"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Multe, l'Italia ha pagato all'Europa già oltre 500 milioni di euro

Today è in caricamento