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Martedì, 5 Dicembre 2023
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Multe a chi non accetta pagamenti con carta o bancomat: chi può farle e quando

Da due settimane c'è la doppia penalità (30 euro + il 4% del valore della transazione negata al cliente). Ci sono indicazioni chiare ai reparti sul territorio

Lo scorso 30 giugno sono entrate in vigore le nuove regole che prevedono l'applicazione di multe per commercianti, artigiani e professionisti che rifiutano i pagamenti elettronici con carte di credito e bancomat (per qualsiasi cifra, anche solo un caffè). Le nuove regole contenute nell'ultimo decreto per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) segnano un cambio di passo rispetto al passato proprio perché prevedono non più solo l'obbligo di accettare i pagamenti elettronici, ma anche l'applicazione di sanzioni in caso di mancato adeguamento alla normativa. 

Come stanno andando le cose sul fronte dei controlli? La doppia penalità (30 euro + il 4% del valore della transazione negata al cliente) ha cambiato un po' tutto per quel che riguarda le attività di controllo. Ci sono indicazioni chiare ai reparti sul territorio: una di esse, da sottlineare, è che la multa scatta soltanto se il consumatore si vede negare il pagamento elettronico dal commerciante, dall’esercente o dal professionista. Una precisazione non scontata: significa che se uno degli operatori economici non ha il Pos ma un cliente non gli chiede di poter pagare con carta o bancomat non sussistono le condizioni per l’applicazione delle sanzioni.

Nelle note di istruzioni diramate ai reparti territoriali dal III Reparto Operazioni del Comando generale della Guardia di Finanza si legge anche che "l’indicazione dei mezzi di pagamento elettronici la cui accettazione dà luogo all’applicazione della sanzione deve ritenersi tassativa". Ovver, fermo restando il diritto del consumatore di scegliere come saldare il dovuto (sempre nei limiti di utilizzo del contante), "il cedente o il prestatore è sanzionabile quando non accetti pagamenti effettuati con carte di debito, di credito e prepagate e non anche con altri strumenti alternativi al contante".

Non c'è nessuan sanzione invece nei casi di "oggettiva impossibilità tecnica", ad esempio "comprovati problemi di connettività o di malfunzionamenti tecnici dei dispositivi per l’accettazione dei pagamenti elettronici". Insomma, se non c'è linea non è colpa dell'esercente o del professionista. Chi può fare i controlli? Possono procedere anche gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria. Dopo la contestazione della violazione ai trasgressori, sarà trasmesso al Prefetto della provincia in cui è stata commessa la violazione il rapporto con la prova delle contestazioni eseguite. Tutte le violazioni ravvisate insieme all’importo della sanzione applicata saranno registrate all’interno del software Ares della Guardia di Finanza. Difficile evitare di pagare, a quel punto: non si scappa.

Cosa cambia da oggi per chi paga spesso con bancomat e carte di credito

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