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Venerdì, 19 Aprile 2024
La stangata

Mutui, i tassi volano sopra al 4%: rincari fino a 2mila euro a famiglia

Rispetto a un anno fa la rata mensile di un mutuo a tasso variabile è aumentata da 585 a 744 euro. I tassi saliranno ancora?

Il caro mutui non si arresta e prosegue la sua corsa senza soste, procedendo di pari passo con l’aumento del costo del denaro deciso dalla Bce per frenare l’inflazione. A febbraio i tassi di interesse sui finanziamenti per l’acquisto di nuove abitazioni si è portato sopra la soglia del 4%, su livelli che non si vedevano da metà 2012. I dati Bankitalia si traducono in una stangata di 159 euro al mese a famiglia, circa 2.000 euro l’anno.

I tassi alle stelle che inguaiano banche e famiglie

Mutui, Bankitalia: a febbraio i tassi salgono al 4,12%

Sempre più in alto, i tassi sui mutui continuano a salire causando non pochi problemi alle famiglie italiane (già stremate dal caro vita). A febbraio i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Taeg) si sono portati al 4,12%, dal 3,95% di gennaio. Brutte notizie anche per i prestiti al consumo, con il tasso volato al 9,88% dal 9,79% del mese precedente. Questo è solo uno dei tanti effetti del rialzo del costo del denaro deciso dalla Bce (ne abbiamo parlato qui).

Il rialzo dei tassi sui nuovi mutui è iniziato lo scorso anno, passando da un tasso medio (che tiene conto sia dei fissi sia dei variabili) poco sopra l'1,2% all'1,8% di inizio 2022, per arrivare poi dopo un solo anno al 4,12% di febbraio 2023 (dati Banca d'Italia). 

MESE TAEG TASSO BCE
Febbraio 2022 1,85% 0%
Aprile 2022 2,15% 0%
Giugno 2022 2,37% 0%
Agosto 2022 2,45% 0,5%
Settembre 2022 2,65% 1,25%
Ottobre 2022 3,23% 2%
Novembre 2022 3,55% 2%
Dicembre 2022 3,36% 2,5%
Gennaio 2022 3,95% 2,5%
Febbraio 2022 4,12% 3%

Gli italiani che non riescono più a comprare casa

Mutui, nuova stangata per le famiglie: +2.000 euro l’anno

Andiamo sul concreto: con i tassi al 4,12% le famiglie subiranno un aumento della rata del mutuo di circa 159 euro, una mazzata annua pari a 1.908 euro, calcola l'Unione nazionale consumatori (Unc). "Considerando l'importo e la durata media di un mutuo, un rialzo dei tassi così consistente significa che, la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, aumenta, rispetto a un anno fa, da 585 a 744 euro. Una stangata! – tuona il presidente Massimiliano Dona -. Non solo in un solo mese i tassi salgono da 3,95 a 4,12, +0,17 punti percentuali, ma rispetto a febbraio 2022, quando erano a 1,85, decollano di 2,27 punti percentuali".

La crisi delle banche potrebbe frenare il caro mutui

Silvestri (M5s): "Tassi salgono, governo inerme"

Sul caro mutui il M5s attacca il governo Meloni, sostenedo che è troppo attento "agli interessi e ai desiderata dei colletti bianchi per accorgersi della sofferenza e del disagio sociale crescente nella popolazione. Su temi delicati come quelli dei mutui, che riguardano il diritto ad abitare e all'avere quella casa che in campagna elettorale Giorgia Meloni diceva di voler tutelare a ogni costo, questo esecutivo è totalmente inerme - ha dichiarato Francesco Silvestri, capogruppo alla Camera M5s -. Come Movimento 5 Stelle abbiamo proposto di intervenire sugli extra-profitti di quelle banche che stanno facendo degli utili enormi proprio a seguito di questi rialzi, ma non abbiamo ancora ricevuto risposta. È ora - conclude - che questo esecutivo mostri di avere un po' di schiena dritta e di non essere al governo solo per tutelare chi ha già le spalle larghe e protette".

Tassi d’interesse Bce, nuovi aumenti in vista?

Un tasso sui nuovi mutui al 4,12% non si vedeva in Italia dalla metà del 2012. Dopo quel picco il livello dei tassi era iniziato piano piano a scendere per portarsi a zero durante la pandemia. Poi da fine 2021 l’inversione di tendenza e il repentino aumento del costo del denaro per fermare l’inflazione. Nell’ultima riunione di marzo la Bce ha portato i tassi al 3,50%, cosa farà in futuro?

Con molta probabilità la Bce continuerà ad alzare il costo del denaro nei mesi a venire, ma a un ritmo molto più lento rispetto al passato, dovendo tenere conto anche della crisi del settore bancario. "È una previsione molto difficile che dipende strettamente da come evolverà la situazione sul fronte dell’inflazione, del verificarsi o meno di una recessione economica e dalla crisi in atto nel sistema bancario – ha dichiarato a Today Andrea Unger, il trader professionista italiano più conosciuto al mondo -. Se devo sbilanciarmi ritengo che lo scenario più probabile sia quello di un lieve ritocco di tassi al rialzo e che il grosso del rialzo dei tassi sia già alle spalle". 

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