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Venerdì, 19 Aprile 2024
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I navigator ora rischiano di restare disoccupati

Esperimento fallito anche a causa dell'emergenza coronavirus, ma non per questo concluso. Il dibattito in Parlamento è appena iniziato e il Movimento 5 Stelle sta preparando un emendamento che prevede la proroga dei contratti per un anno

Dovevano trovare posti di lavoro, ora saranno loro i disoccupati: una beffa per i navigator che è possibile leggere tra le righe della bozza della legge di Bilancio 2021 che taglia i fondi destinati ad Anpal servizi, l’Agenzia per le politiche attive che gestisce le politiche attive del reddito di cittadinanza.

Ad oggi i navigator assunti con un contratto dalla durata biennale sono 2.846 ma come fa notare oggi il Corriere della Sera il loro contratto scade a fine aprile e ci sono soldi per tenerne appena 1 navigator su 6.

"Nel disegno di legge di Bilancio soldi non ce ne sono. L’articolo 55 prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro per Anpal servizi, ma quei soldi servono per altre attività. E anche se fossero utilizzati per loro, basterebbero per prolungare il contratto fino a fine 2021 solo per 500 di loro".

Che fine hanno fatto i navigator

I navigator sarebbero dovuti essere - almeno nella propaganda pentastellata - la panacea di tutti i mali dei disoccupati italiania: il loro compito aiutare le migliaia di persone con il Reddito di Cittadinanza a trovare un lavoro ma, complice anche la pandemia, la loro missione è fallita e con tutta probabilità i loro contratti non saranno rinnovati alla scadenza di fine aprile.

Ad agosto la Stampa aveva raccolto i dati dei risultati raggiunti dopo circa un anno di lavoro: secondo l’Anpal Servizi del milione e mezzo dei beneficiari del reddito di cittadinanza "occupabili" (in tutto sono circa 3 milioni coloro che beneficiano del sussidio) solo poco più di 800mila sarebbero stati contattati per stilare un patto per il lavoro.

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Due settimane l’Anpal ha pubblicato gli ultimi dati aggiornati spiegano che sono in tutto 352mila in beneficiari del reddito di cittadinanza che hanno avuto un contratto - ma scesi a fine ottobre a 192 mila attivi - senza tuttavia spiegare quanti di quei posti siano stati trovati grazie ai navigator oppure per altri canali.

Esperimento fallito anche a causa dell'emergenza coronavirus, ma non per questo concluso. Il dibattito in Parlamento è appena iniziato e il Movimento 5 Stelle sta preparando un emendamento che prevede la proroga di un anno e dal ministero del Lavoro si pontifica sul possibile utilizzo dei soldi del Recovery fund.

Intanto i navigator hanno creato una sorta di sindacato, l'Associazione nazionale navigator (ANNa) il cui cofondatore Antonio Lenzi, 41 anni tiene a far sapere che non vogliono essere considerati un capro espiatorio. 

"Siamo un patrimonio pubblico su cui si è investito, che si è formato: sarebbe illogico perderlo"

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