Ncc in piazza: i conducenti in protesta bruciano bandiera del M5s
A scatenare la protesta andata in scena a Roma e in altre città italiane è la prevista cancellazione ad un emendamento M5s alla legge di Bilancio che avrebbe introdotto alcune misure per liberalizzare il mercato delle auto con conducente
Ncc in piazza in tutta italia: gli operatori delle imprese di autonoleggio con conducente sul piede di guerra contro il decreto 29/1 quater, la cui entrata in vigore è prevista per il 1° gennaio prossimo. A scatenare la protesta andata in scena a Roma e in altre città italiane è la prevista cancellazione ad un emendamento M5s alla legge di Bilancio che avrebbe introdotto alcune misure per liberalizzare il mercato delle auto con conducente, prima tra tutte la possibilità di prendere nuovi clienti senza essere obbligati ogni volta a tornare nella rimessa. Il passo indietro è arrivato con una proposta di modifica dei relatori, che cancella la misura. Il nuovo testo, inoltre, blocca il rilascio di nuove licenze fino a quando non sarà pienamente operativo il nuovo archivio informatico del Mit con l'elenco delle imprese operanti nel settore.
"Il governo non intende prorogare la sospensione e intende farla entrare in vigore con delle modifiche che peggiorerebbero ulteriormente la situazione, già difficile", ha spiegato all'Adnkronos Mauro Ferri, presidente di Anitrav, Associazione nazionale imprese trasporto viaggiatori. Si tratterebbe di una modifica alla legge quadro dei noleggiatori con l'inserimento di restrizioni nel Milleproroghe 2008, condotta senza l'iter parlamentare garantito dalla Costituzione italiana: modifica sospesa per dieci anni nell'efficacia da sei Governi per criticità costituzionali e che, in mancanza di ulteriore proroga immediata, entrerà in vigore dal 1 gennaio 2019, rendendo illegittimo l'esercizio dell'attività d'impresa Ncc.
Alla manifestazione unitaria stanno partecipando anche le imprese della Fai, la Federazione degli autonoleggiatori aderente a Confcommercio-Conftrasporto, che chiedono al Governo un'ulteriore proroga dell'entrata in vigore del decreto. ''Siamo qui per scongiurare l'estinzione di un settore che conta 80mila imprese e 200mila lavoratori - dichiara il presidente della Fai-Conftrasporto Daniele Ercoli - Numerosi sono stati i presidi dei nostro colleghi in molte altre città d'Italia''.
Che cosa prevede l'emendamento del Governo
Secondo l'emendamento presentato dalla maggioranza le imprese potranno avere rimesse in vari Comuni della stessa provincia, non solo in quello che ha rilasciato l'autorizzazione, previa comunicazione ai Comuni in questione. Uno strumento per venire incontro alle esigenze dei dimostranti, ma le nuove misure bloccano il rilascio di nuove licenze, finché non sarà pienamente operativo l'archivio informatico del Mit, con l'elenco delle imprese operanti.
Un momento della manifestazione degli Ncc contro il governo a piazza SS Apostoli. Roma 18 dicembre 2018, ANSA/MASSIMO PERCOSSI
In base alla proposta di modifica il servizio potrà operare nella provincia senza essere obbligato a tornare in rimessa a patto che sul foglio di servizio siano registrate, "sin dalla partenza dalla rimessa o dal pontile di attracco, più prenotazioni con partenza o destinazione all'interno della provinca o area metropolitana in cui ricade il territorio del Comune che ha rilasciato l'autorizzazione".
Sul fronte prenotazioni, andranno effettuate presso la rimessa anche mediante l'uso di strumenti tecnologici, e l'inizio ed il termine di ogni singolo servizio di noleggio con conducente devono avvenire presso le rimesse.
Nel servizio di noleggio con conducente è previsto infine l'obbligo di compilazione e tenuta da parte del conducente di un 'foglio di servizio' in formato elettronico che dovrà riportare: la targa del veicolo; il nome del conducente; data, luogo e chilometri di partenza e arrivo; orario di inizio servizi, destinazione e orario di fine servizio e dati del fruitore del servizio. In attesa del foglio elettronico si ricorrerà ad una versione cartacea con numerazione progressiva con gli stessi contenuti.
La replica degli Ncc: "Riforma attesa da 10 anni"
"Valutiamo in modo positivo l'emendamento che ci è stato illustrato e che sarà presentato dai relatori di maggioranza alla Legge di Stabilità, relativo alla riforma del comparto taxi e noleggio con conducente". È quanto affermano in una nota Fit-Cisl Taxi, Uiltrasporti, Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Faisa Confail taxi, Unimpresa, Ati taxi, Associazioni Legale Tutela Taxi e Associazione autonoleggiatori-Anar.
"È una riforma attesa da più di un decennio e che trova un corretto punto di equilibrio tra i diversi vettori del comparto, permettendo nello stesso tempo un ammodernamento del servizio, una buona base di partenza per l`avvio del confronto per la riforma del settore. È un giusto compendio tra le legittime aspettative di ripristino della legalità e la necessaria introduzione di una nuova flessibilità regolamentata per gli operatori del comparto".
"Finalmente le istituzioni hanno saputo dimostrare senso di responsabilità e capacità di ascolto verso le legittime aspettative degli operatori onesti (tassisti e noleggiatori), il cui lavoro è stato devastato in questi anni da abusivismo e fenomeni speculativi. Auspichiamo che nei prossimi mesi - conclude la nota - si possa arrivare anche ad approvare una seria regolamentazione delle applicazioni digitali che operano nel comparto, al fine di tutelare i legittimi interessi di utenti e operatori del settore".