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Martedì, 23 Aprile 2024
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Stop all'Rdc, arriva il nuovo reddito di inclusione attiva

La riforma sarà realizzata a lungo termine dal governo come spiegato dal ministro Calderone. Nel breve, invece, sul reddito di cittadinanza saranno avviate ulteriori verifiche sulla legittimità dei fruitori

Dopo il reddito di cittadinanza arriverà il reddito di inclusione attiva: una misura di sostegno al reddito ma anche di inclusione sociale per i più fragili. Questa l'idea del ministro del lavoro Marina Calderone che in audizione in commissione lavoro al Senato ha illustrato le linee guida programmatiche del suo dicastero. Tra le altre cose Calderone ha spiegato che la sua azione sarà diretta a portare più controlli sui percettori del reddito di cittadinanza, un rafforzamento delle azioni per scongiurare gli infortuni sul lavoro, ma anche semplificazioni normative, la riforma delle politiche attive, dell'equo compenso, del costo del lavoro, le pensioni e il sistema di ammortizzatori sociali.

Come sarà il nuovo reddito per i più fragili

Se il reddito di cittadinanza resta uno degli argomenti più caldi sul versante lavoro con le modifiche in arrivo già con la legge di bilancio, Calderone ha tracciato le linee guida del nuovo strumento di inclusione da realizzare con una riforma dei sussidio "a sostegno del reddito e di inclusione sociale per la parte più in difficoltà e fragile della popolazione". Calderone ha citato il Rei, il reddito di inclusione che ha "innovato il sistema dei servizi assistenziali portando queste misure contro la povertà assoluta nell'alveo dell'inclusione e promozione sociale" salvo poi spiegare che l'obiettivo della riforma "resta quello di intervenire sui bisogni e disagi connessi alla condizione di povertà per favorire anche l'inserimento socio-lavorativo, al fine di raggiungere l'autonomia economica e finanziaria" delle famiglie che saranno destinatarie del beneficio.

In questo senso con il nuovo strumento di inclusione attiva si vuole superare il reddito di cittadinanza e sarà rivolto ai nuclei familiari in condizione di povertà allargando le soglie attualmente definite dai criteri Isee e dalle ulteriori condizioni patrimoniali previste per il reddito di cittadinanza.

Una riforma degli strumenti di sostegno, quindi, che sarà realizzata a lungo termine. Nel breve, invece, sul reddito di cittadinanza saranno avviate ulteriori verifiche sulla legittimità dei fruitori. Il governo prevede campagne di verifica analitiche sui beneficiari del reddito di cittadinanza, in particolare sui soggetti di età inferiore a 26 anni. 

"I controlli proseguiranno in modo capillare anche nel 2023 per contrastare eventuali abusi e individuare soggetti che non hanno realmente il diritto al reddito di cittadinanza" assicura Calderone.

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