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Venerdì, 19 Aprile 2024
La tempesta perfetta

Dopo il gas aumenterà il costo della benzina: in arrivo un nuovo shock per i carburanti

L'Opec ha deciso un maxi taglio della produzione di petrolio che non si vedeva dall'emergenza Covid: in arrivo un vero e proprio shock energetico

L'Opec+ taglia la produzione di petrolio di 2 milioni di barili al giorno a partire da novembre. Al vertice dei produttori di petrolio che si era riunito oggi a Vienna è stato sancito un accordo che è uno schiaffo al presidente Usa, Joe Biden, che aveva fatto pressing sui rappresentanti del Cartello chiedendo di non ridurre le quote di produzione per evitare un probabile aumento dei prezzi del carburante. Per la Russia ha partecipato Aleksandr Novak, vice premier della Federazione Russa con delega al settore energetico, che ha accolto le richieste dal Cartello monopolista guidato dall'Arabia Saudita. 

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Un simile taglio alla produzione di greggio non si vedeva dall'emergenza Covid e avrà forti conseguenze sull'economia globale e gli aumenti del greggio si sommeranno a quelli del gas naturale. "Un rialzo dei prezzi energetici contribuirà a far galoppare i prezzi, a far contrarre la domanda, con pesanti effetti sulla crescita mondiale, aumentando il rischio di fare entrare tutti in recessione" spiega Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "Probabilmente non sarebbe cambiato nulla, ma dobbiamo registrare l'assenza di una qualunque pressione politica da parte dell'Ue nei confronti dei Paesi Opec+. Se tutti avessero fatto come Biden, magari il taglio sarebbe stato meno consistente", conclude Dona.

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Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 15mila impianti:

  • benzina self service a 1,641 euro/litro (-1 millesimo, compagnie 1,640, pompe bianche 1,642), diesel a 1,744 euro/litro (-2, compagnie 1,745, pompe bianche 1,745).
  • Benzina servito a 1,788 euro/litro (-1, compagnie 1,830, pompe bianche 1,705), diesel a 1,890 euro/litro (invariato, compagnie 1,931, pompe bianche 1,806).
  • Gpl servito a 0,789 euro/litro (-1, compagnie 0,795, pompe bianche 0,782), metano servito a 3,146 euro/kg (+10, compagnie 3,302, pompe bianche 3,022), Gnl 3,173 euro/kg (invariato, compagnie 3,290 euro/kg, pompe bianche 3,093 euro/kg).

Teniamoli bene a mente perché tali prezzi non dureranno ancora a lungo. La decisione dell'Opec arriva infatti poiché i grandi produttori hanno visto negli ultimi mesi il prezzo del barile scendere da 126 a 79 dollari, e hanno così deciso di prendere provvedimenti incuranti delle richieste delle cancellerie di tutto il mondo, giustificando la decisione con il calo della domanda per i timori di recessione.

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Il Wall Street Journal ha letto la decisione come una mossa della Russia per mettere in difficoltà gli Stati Uniti - a poco più di un mese dalle elezioni di metà mandato- e l'Occidente e pagare la sua guerra in Ucraina. Secondo il quotidiano Usa la decisione potrebbe minare anche il piano del G7 per limitare il prezzo del petrolio russo sul mercato globale, parte fondamentale della battaglia economica dell'Occidente contro Mosca.

Aspettiamoci quindi conseguenze rialziste sull'inflazione globale che le banche mondiali stanno provando a riportare al 2% e sui prezzi della benzina. Con tutto quello che comporta.

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