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Giovedì, 28 Marzo 2024
La misura

Pagamenti con carte: svolta in arrivo dal 30 giugno

Potrebbero partire con sei mesi di anticipo da giugno le multe per i negozianti che non accettano bancomat e carte di credito. Lo prevede la bozza del Pnnr 2 esaminata ieri dal consiglio dei ministri. L'obbligo in realtà era già previsto, ma solo sulla carta

Potrebbero scattare dal prossimo 30 giugno, e non più dal 1° gennaio 2023, le multe per commercianti e professionisti che rifiutano il pagamento tramite Pos, il dispositivo elettronico che consente di utilizzare le carte. L'obbligo per gli esercenti in realtà esiste dal 2014, ma non la multa, che diventerebbe realtà con 6 mesi di anticipo rispetto a quanto inizialmente previsto dal recovery. Questo almeno è quanto prevede la bozza del decreto Pnrr 2 esaminato ieri dal consiglio dei ministri. All'articolo 15, infatti, al provvedimento "in materia di sanzioni per mancata accettazione dei pagamenti elettronici, le parole 'dal 1° gennaio 2023' sono sostituite dalle seguenti: 'dal 30 giugno 2022'", si legge nella bozza. 

Le multe per chi non accetta pagamenti digitali

La sanzione amministrativa partirà da un minimo di 30 euro e sarà maggiorata del 4% del valore della vendita o della prestazione di servizi per cui non è stato accettato il pagamento della transazione con carte di debito o di credito. Un esempio sarà forse utile a comprendere meglio il meccanismo: se un commerciante rifiuta un pagamento tramite Pos per un articolo del valore di 100 euro, dovrà pagare una multa di 34. 

Un obbligo che non era mai diventato realtà

Da molti anni, già dal 2014, chi effettua attività di vendita o prestazione di servizi (anche professionali) è tenuto ad accettare anche pagamenti digitale tramite Pos, tranne in caso di disguidi tecnici al servizio. Un obbligo che è però sempre rimasto di fatto solo sulla carta dato che, nonostante gli annunci di rito, non sono mai arrivate le sanzioni. A quanto pare ora il governo vuole accelerare. D'altra parte già con un dl varato lo scorso giugno la maggioranza aveva portato dal 30 al 100% il valore del credito d'imposta riconosciuto ai commercianti per i costi delle commissioni. In altre parole è lo Stato a farsi carico delle spese della transazione. 

Il Codacons: "Finalmente le cose potrebbero cambiare"

"Già a partire dal 2014 - ricorda il presidente del Codacons Carlo Rienzi -, grazie al decreto legge numero 179/2012 del Governo Monti, era stato introdotto in Italia l'obbligo per negozianti e professionisti di accettare i pagamenti con Pos, misura poi confermata ed estesa a partire dall'1 luglio 2020 dal decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio (n. 124/2019). Nessuna delle due norme, tuttavia, aveva introdotto sanzioni per gli esercenti che rifiutavano pagamenti con carte e bancomat. Questo ha portato ad una situazione paradossale in cui ancora oggi numerosi negozianti in tutta Italia, pur possedendo il Pos, impediscono ai clienti di pagare con moneta elettronica, consapevoli che non andranno incontro ad alcuna multa".

"Ora finalmente le cose potrebbero cambiare e, grazie alle sanzioni per chi rifiuterà i pagamenti digitali, sarà possibile rendere davvero efficace la misura che introduce l'obbligo per gli esercenti di accettare i pagamenti con Pos – prosegue Rienzi – Condividiamo tuttavia le richieste dei commercianti di abbattere le commissioni sui pagamenti elettronici, per incentivare l'uso di carte e bancomat ed eliminare qualsiasi scusante verso chi ostacola il Pos".

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