rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Andremo in pensione a 67 anni dal 2019: l'ipotesi (impopolare) del governo

Si è allungata la speranza di vita di chi ha 65 anni e il governo studia di rimandare l'uscita dal mondo del lavoro. Le elezioni all'orizzonte, però, potrebbero far slittare il decreto

Il provvedimento - decisamente impopolare - è atteso per dopo l'estate, sempre che le elezioni politiche all'orizzonte non facciano cambiare idea al governo Gentiloni. Secondo quanto anticipato oggi dal "Corriere della sera", i tecnici del governo stanno lavorando a un decreto che potrebbe rivedere l'età minima per andare in pensione a 67 anni (lavorando, in sostanza, cinque mesi in più).

Oggi servono almeno 66 anni e 7 mesi ma la speranza di vita aumenta ed è per questo che il governo pensa di aumentare l’età "pensionabile". L’età della pensione è legata alla speranza di vita a 65 anni, cioè il tempo che in media resta da vivere una volta superati appunto i 65. A parlare chiaro sono i numeri sul tavolo dei tecnici dei ministeri di Economia e Lavoro, oltre che della Presidenza del Consiglio. La speranza di vita dopo i 65 anni si sta allungando: per gli uomini siamo passati dai 18,6 anni del 2013 ai 19,1 anni del 2016; per le donne da 22 a 22,4 anni. Per questo l’ipotesi è che venga spostata verso l’alto anche l’età della pensione, che potrebbe passare dai 66 anni e sette mesi di adesso a 67 anni. Non subito ma a partire dal 2019. Ciò spingerebbe ancora più in alto quei requisiti previdenziali che già adesso fanno dell’Italia uno dei Paesi dove si va in pensione più tardi.

A mitigare in parte gli effetti del provvedimento potrebbe essere l'Ape (l'anticipo pensionistico) a pieno regime. Questo strumento è da poco entrato in vigore ma soltanto nella versione Ape sociale, vale a dire quella riservata a disoccupati, invalidi e per chi ha svolto lavori usuranti. Chi riceverà l'Ape sociale potrà avere anche il bonus di 80 euro previsto per i redditi da lavoro bassi, con la conseguenza che l'indennità annua netta percepita nei tre anni precedenti la pensione (erogata per 12 mesi l'anno invece dei 13 previsti per la pensione) potrà essere uguale o anche maggiore del reddito da pensione. Lo ha spiegato  Stefano Patriarca, uno dei tecnici che ha lavorato al "dossier Ape" ricordando che per i pensionati non è previsto il bonus di 80 euro.

Patriarca ribadisce che l'Ape sociale non è una forma di pensione anticipata, ma un nuovo ammortizzatore sociale per i lavoratori anziani in difficoltà, uno strumento che finora non esisteva.

Sindacati in difesa di esodati e pensionati

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Andremo in pensione a 67 anni dal 2019: l'ipotesi (impopolare) del governo

Today è in caricamento