I Paesi in cui i pensionati pagano meno tasse e vivono meglio
L'annuncio della Grecia: flat tax al 7% per 10 anni per i pensionati che si trasferiscono a vivere sul suo territorio
In principio fu il Portogallo, vero giardino dell’Eden per chi voleva difendere la pensione dal prelievo fiscale e vivere bene: clima temperato, abitazioni confortevoli e spaziose a prezzi accessibilissimi, strade pulite e sicure, possibilità di vita sociale, aria pulita. Come mete preferite di chi ha superato gli -anta e vuole difendere la pensione dalle tasse si sono quindi aggiunte:
- Tunisia, con le sue spiagge bianche, le palme, e l’esenzione dell'80% della pensione dalle imposte unita ad un’aliquota massima del 7% sull’ammontare restante. Qui, inoltre, la vita costa circa il 60% in meno che in Italia.
- Romania, dove si può vivere a contatto con una natura generosa, circondati da persone affabili, spendendo davvero poco perché la vita costa quasi la metà, e gratificati da una flat tax del 10% sulle pensioni.
- Bulgaria, dove le pensioni sono esenti dalle imposte e la vita costa circa la metà.
- Cipro, con la vita che costa circa un quarto in meno e l'aliquota massima è al 5%.
- Malta, ideale per chi cerca cultura, gastronomia, by night e panorami mozzafiato accompgnati da una flat tax a quota 15%, anche se solo per le pensioni di importo più consistente.
L’elenco è destinato adesso ad allungarsi con la Grecia: il governo di Kiriakos Mitsotakis ha infatti annunciato una flat tax del 7% di durata decennale su tutte le pensioni, indipendentemente, dunque, dall'ammontare dell'assegno mensile.
L’iniziativa sembra destinata a fare delle isole greche la nuova meta dell’elezione dei pensionati, non solo perché in Grecia il clima è ottimo proprio come il cibo, ma anche perché il Portogallo sembra intenzionato a ridurre l’agevolazione con l’istituzione di un’aliquota del 10%, peraltro limitata alle sole pensioni di importo più elevato.
Anche l’Italia ha provato ad attrarre pensionati: è infatti in vigore una legge che prevede l’applicazione di un’aliquota ridotta del 7% per 5 anni per chi percepisce la pensione da un ente estero e si trasferisce a vivere in un comune del Sud con meno di 20 mila abitanti. Attenzione: per poter accedere all'agevolazione, quindi, non bisogna percepire la pensione dall'Inps. La legge richiede inoltre che non si sia stati fiscalmente residenti in Italia per i precedenti 5 periodi d'imposta.
Nel 2019 i lavoratori in pensione che hanno deciso di lasciare l’Italia per trasferirsi altrove sono stati circa 380mila.